Bitcoin ancora giù. La criptovaluta scende fino a 4.225 dollari, aggiornando i suoi minimi degli ultimi 13 mesi. La flessione mette sotto pressione anche le...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Venerdì la Securities and Exchange Commission (Sec, l'autorità di controllo dei mercati statunitense) ha annunciato le prime sanzioni contro due società che si occupano di criptovalute in quanto colpevoli di non aver rispettato il regolamento sulle offerte iniziali. Questo ha riacceso i timori per una nuova stretta regolamentare che potrebbe spingere gli investitori a liquidare le proprie partecipazioni nel settore. A creare preoccupazioni anche la decisione di Bitcoin Cash di separarsi in Bitcoin Cash ABC e Bitcoin Cash SV, due distinte blockchains con regole differenti ed in competizione tra loro. Secondo gli analisti questo potrebbe creare confusione nel mercato delle valute elettroniche.
Stando a CoinMarketCap.com, gli asset digitali che includono valute come Ether, Litecoin e XRP hanno mandato in fumo quasi 700 miliardi di dollari di capitalizzione dal picco dello scorso gennaio. Il loro valore è attualmente di circa 150 miliardi, minimi di 13 mesi fa. Il fattore che ha innescato le vendite non è chiaro ma è coinciso con la divisione in due di Bitcoin Cash, la prima variante di Bitcoin.
Oggi Bloomberg riferisce che il dipartimento americano di Giustizia sta indagando per capire se il forte rally del Bitcoin osservato nel 2017, anno finito a livelli record vicino ai 20.000 dollari, sia stato alimentato da manipolazioni attraverso Tether, un token digitale tanto popolare quanto controverso.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero