La vendita di Bim, la banca cassaforte della ricchezza torinese, quotata in Borsa, è al centro di un'aspra contesa giudiziaria fra Attestor Capital, fondo...
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Ecco le memorie LEGGI
Il verbale di udienza LEGGI
Per questo si è rivolta alla 2° sezione bis del Tar del Lazio presieduta da Elena Stanizzi che ha tenuto la prima udienza mercoledì 15, rinviando la discussione in sede collegiale alla riunione del 4 dicembre. Come si legge nel verbale di audizione che Il Messaggero.it è in grado di pubblicare, assieme alle memorie delle parti, la presidente Stanizzi ha escluso la memoria di Attestor perchè "priva di procura alle liti", cioè perchè viziata da un difetto.
Barents punta ad ottenere la misura cautelare del congelamento della vendita in attesa che il giudice si esprima nel merito della controversia, cioè sui motivi che hanno determinato l'esclusione della compagnia. Come si legge, il perfezionamento dell'operazione non potrà avvenire prima di marzo 2018 e comunque i legali di Bim e della liquidazione si impegnano a non chiudere l'operazione prima dell'esito del giudizio al Tar.
L'obiettivo di Barents è quello di rientrare in gioco. E' evidente che trattandosi di una banca, l'esito della contesa potrebbe essere un compromesso tra i contendenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero