BCE, Lagarde: "Presto per ritirare sostegno. Dobbiamo ancorare la ripresa"

BCE, Lagarde: "Presto per ritirare sostegno. Dobbiamo ancorare la ripresa"
(Teleborsa) - L'Unione europea e la Banca centrale europea non devono rimuovere le misure di sostegno all'economia prima che la ripresa sia davvero iniziata, e ancora è troppo...

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(Teleborsa) - L'Unione europea e la Banca centrale europea non devono rimuovere le misure di sostegno all'economia prima che la ripresa sia davvero iniziata, e ancora è troppo presto, seconda la presidente della BCE, Christine Lagarde. "Dobbiamo portare l'economia attraverso la pandemia e in una fase di ripresa, che ora è iniziata. Dobbiamo ancorare davvero la ripresa. Parliamo sempre di ancoraggio all'inflazione e non ne siamo ignari. Ma la ripresa deve essere ferma, solida e sostenibile", ha detto in un'intervista a Politico UE.


"In termini di prodotto interno lordo reale (PIL) è probabile che torneremo al livello pre Covid-19 che avevamo a dicembre 2019 - se la variante Delta non rovina i nostri piani - nel primo trimestre del 2022. È un trimestre prima di quanto ci aspettassimo nelle nostre proiezioni di marzo", ha spiegato Lagarde. "Detto questo, non sto suggerendo che il programma di acquisti per affrontare la pandemia (PEPP) si fermerà 31 marzo (2022, ndr). Abbiamo molta flessibilità, ma in termini di prospettive economiche stiamo andando nella giusta direzione".

Quando le è stato chiesto se, alla luce di questi progressi, è probabile che il PEPP termini come inizialmente previsto, Lagarde ha risposto: "Non direi così, perché la formulazione dello statement (diffuso dopo l'ultimo meeting della settimana scorsa, ndr) è molto specifica e dice almeno fino a marzo 2022 e, comunque, fino a quando il Consiglio direttivo non giudicherà conclusa la fase di crisi pandemica. Ma la nostra proiezione, e il progetto del PEPP così com'è, sembra andare nella giusta direzione. Ma come affermato in precedenza, è troppo presto per discutere di questi problemi".

La presidente della BCE si è anche soffermata sulla revisione della strategia di politica monetaria dell'istituzione di Francoforte, che dovrebbe concludersi ?nella seconda metà del 2021: "Ciò che affascina della BCE è che è inchiodata su un obiettivo e cioè la stabilità dei prezzi, la stabilità dei prezzi, la stabilità dei prezzi. Devo averlo sentito 1.000 volte nei miei primi due mesi. Quindi sei legato a questo. Ma allo stesso tempo, il mondo cambia intorno a te, e non solo il mondo nelle tue vicinanze, ma nei 19 Stati membri che servi. E devi essere costantemente attento alle interazioni e ai cambiamenti che stanno avvenendo"


"Spero che quando avremo completato la revisione della strategia, il cambiamento climatico avrà uno spazio - ha aggiunto - Sarà un'indicazione del fatto che la BCE è attenta e capace di adeguarsi e adattarsi. Il cambiamento climatico è un esempio, l'euro digitale un altro. Siamo inchiodati al nostro obiettivo di stabilità dei prezzi e siamo i custodi dell'euro, ma dobbiamo essere attenti anche ai grandi sviluppi che ci circondano". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero