BCE, con vaccino danni limitati all'economia sul lungo termine

BCE, con vaccino danni limitati all'economia sul lungo termine
(Teleborsa) - Da un lato, il calo del PIL nell'area dell'euro a seguito della pandemia da Covid-19 è stato maggiore rispetto ai precedenti shock esogeni o alla grande crisi...

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(Teleborsa) - Da un lato, il calo del PIL nell'area dell'euro a seguito della pandemia da Covid-19 è stato maggiore rispetto ai precedenti shock esogeni o alla grande crisi finanziaria, dall'altro nella seconda metà del 2020 è prevista una ripresa dell'attività economica, cosa che non è avvenuta durante la crisi finanziaria del 2007-2008.


Si può quindi sperare che il danno della crisi economica a lungo termine sia piuttosto limitato se lo shock si attenua rapidamente, ovvero viene trovato un vaccino. E' quanto scrive la Banca centrale europea in uno dei capitoli analitici anticipati dal suo Bollettino Economico.

L'incertezza sul breve e lungo periodo rimane comunque elevata. Sul breve termine, l'ampiezza della fluttuazione dipende in modo significativo da come si presume che le misure di contenimento influenzino l'economia e su quanto queste saranno stringenti nei mesi a venire. Sul lungo termine, dipende dalla durata della pandemia e dalla misura in cui le misure politiche sono in grado di proteggere l'economia da contraccolpi eccessivi.

Le misure a tutela di lavoratori e imprese adottate nell'area euro, come cassa integrazione e garanzie pubbliche, hanno da un lato mitigato l'impatto della crisi pandemica sull'economia, dall'altro protetto le capacità di produzione anche in una prospettiva di lungo termine, scrive la BCE.

I grandi costi derivanti da una potenziale impennata dei fallimenti delle imprese giustificano i grandi schemi di sostegno implementati da tutti i governi europei. Tuttavia, fa notare l'istituto di Francoforte, se tali schemi vengono ritirati prima che i ricavi delle imprese si riprendano, potremmo vedere cicatrici a lungo termine sul tessuto produttivo.

(Foto: © iloveotto/123RF) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero