La battaglia su Ansaldo Sts e il rischio paralisi

Sale la tensione su Ansaldo Sts, società quotata in Borsa che opera nel settore dell’alta tecnologia per il trasporto ferroviario e metropolitano. E' in corso...

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Sale la tensione su Ansaldo Sts, società quotata in Borsa che opera nel settore dell’alta tecnologia per il trasporto ferroviario e metropolitano. E' in corso l'offerta pubblica di acquisto sulle azioni lanciata dalla giapponese Hitachi a 9,5 euro per titolo, ma nei giorni scorsi Consob ha deciso che il prezzo va alzato a 9,899 euro. Il prezzo di 9,5 euro coincide con quella pagato da Hitachi per rilevare da Finmeccanica il 40% di Ansaldo Sts comprando però anche Ansaldo Breda, società in perdita.


Da qui la doppia istanza presentata a Consob dai fondi azionisti di minoranza Bluebell e Amber, che sostengono che i 9,5 euro pagati per Sts siano troppo pochi perché scontano l'effetto negativo di Breda. Consob ha in parte accolto questa tesi accertando un patto collusivo tra Finmeccanica e Hitachi e alzando così il prezzo dell'Opa. Ma i fondi ritengono che anche l'aggiustamento al prezzo da parte di Consob sia ancora insufficiente. Da qui la prosecuzione della battaglia a colpi di possibili ricorsi al Tar da parte sia di Hitachi, che insieme con Finmeccanica ribadisce la correttezza del proprio operato, sia dei fondi che fanno i propri interessi e chiedono una maggiorazione del prezzo.

Il tutto mentre sulla vicenda ha acceso un faro anche la Procura di Milano, che ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti per aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza. Non si sa quale sarà l'esito della battaglia ma per l'azienda, che ha sempre avuto conti in ordine, si prospetta il rischio di paralisi, in un modo non poi così diverso da quel che è accaduto all'Ilva di Taranto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero