(Teleborsa) - Continuano ad assottigliarsi, nel 2018, le sofferenze accumulate dalle banche italiane. Segno che le operazioni di dismissione di crediti deteriorati operata dagli...
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Le previsioni elaborate, indicano come la diminuzione proseguirà anche nel prossimo biennio in tutta l'economia: nel 2020 l'incidenza delle nuove sofferenze sarà del 2,1%, con tassi vicini ai livelli pre-crisi.
"Anche nel caso di un peggioramento del quadro economico, nel breve termine ci aspettiamo effetti limitati sulle nuove sofferenze originate da crediti alle imprese. Questo - spiega Gianandrea De Bernardis, Amministratore Delegato di Cerved - grazie al rafforzamento dei fondamentali delle aziende, che abbiamo osservato da qualche anno e alla più attenta selezione del credito operata dalle banche dopo la crisi".
Secondo Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell'Abi "I dati presentati oggi confermano che non si arresta il miglioramento della qualità dell'attivo delle banche operanti in Italia. Un processo strettamente collegato alla "dinamica dell'economia nazionale, che pur in un quadro di revisioni al ribasso, è attesa mantenersi su tassi di variazione positiva anche nel prossimo biennio". Il fattore chiave, per Sabatini, resta comunque la crescita " su cui occorre il massimo impegno di tutti." Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero