Piccolo è bello a tutela del territorio? Oppure la dimensione favorisce le economie di scala e quindi redditività ed efficienza? Non c’è una prevalenza...
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La concorrenza si rende necessaria per agevolare l’accesso al credito e la comparabilità dell’offerta, sebbene la presenza di pochi e grandissimi gruppi potrebbe rafforzare la stabilità del sistema. La presenza di pochi e grandissimi gruppi consentirebbe di efficientare e ridurre i costi anche per le imprese? Il 67% delle grandi imprese (più di 250 addetti) risponde sì, servono grandi banche, il 56% delle pmi (10-249 addetti), 56% delle micro (1-9 addetti).
La solidità è uno dei valori più rilevanti che prescinde tuttavia dalla dimensione che si colloca agli ultimi posti tra i criteri di scelta. Per le grandi aziende e le pmi le condizioni economiche sono il principale criterio di scelta, rispettivamente 60% e 68%, mentre per il 57% delle micro imprese il fattore chiave è la solidità.
Negli ultimi anni poi si è incrinata la fiducia verso le banche, ma fra le grandi aziende esse sono affidabili per l’87%, percentuale che scende al 47% fra le micro imprese. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero