(Teleborsa) - Nuovo minimo storico per i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento che al 30 giugno 2019 vedono un tasso medio per le acquisto di abitazioni...
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Sono i dati che emergono dal bollettino mensile di Abi che registra un andamento stabile per i prestiti a famiglie e imprese con una crescita su base annua dell'1%, in leggera frenata rispetto al +1,1% di maggio.
MUTUI - Il rapporto Abi conferma anche la crescita del mercato dei mutui con un +2,5% su base annua per i mutui in essere delle famiglie; di andamento opposto invece i finanziamenti alle imprese che, nonostante tassi di interesse a livelli storicamente tra i più bassi, vedono una leggera riduzione dello 0,2% su base annua dovuta, specifica Palazzo Altieri, a "una riduzione della domanda di finanziamenti".
SOFFERENZE NETTE - In forte calo le sofferenze nette delle banche che a maggio 2019 si sono attestate a 32,6 miliardi di euro contro i 50,8 miliardi di maggio 2018 (-18 miliardi pari a -36%) e ai 76,8 miliardi di maggio 2017 (-44,1 miliardi pari a -57%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 56 miliardi (pari a -63,3%).
Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è poi attestato all'1,88% a maggio 2019 contro il 2,93% dello stesso mese dello scorso anno, il 4,39% a maggio 2017 e il 4,89% a novembre 2015.
DEPOSITI - In aumento i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) che a giugno 2019 sono stati circa 55 miliardi di euro rispetto a un anno prima, con una variazione del +3,7% su base annua, mentre si conferma la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per 16 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi (pari a -6,4%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +2,2% a giugno 2019.
TASSO INTERESSE MEDIO - A giugno 2019 il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è stato dello 0,61%, contro lo 0,62% nel mese precedente. In dettaglio, il tasso sui depositi è rimasto invariato dello 0,38%; quello sui PCT dell'1,68% (1,71% il mese precedente) e il rendimento delle obbligazioni in essere a 2,37% (2,37% anche a maggio 2019. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero