Banche, 9 miliardi di crediti in meno per le imprese ad agosto

Banche, 9 miliardi di crediti in meno per le imprese ad agosto
(Teleborsa) - I dati del sistema bancario italiano rivelano l'erogazione di sempre meno prestiti alle imprese, mentre si mostra in costante espansione lo stock di credito erogato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - I dati del sistema bancario italiano rivelano l'erogazione di sempre meno prestiti alle imprese, mentre si mostra in costante espansione lo stock di credito erogato alle famiglie.


Lo rivela uno studio condotto dal Centro Europa Ricerche (CER) per il mese di agosto 2018, in cui si evidenzia che lo stock di crediti vivi per le imprese si è ridotto di 9 miliardi, accompagnato da una forte riduzione dei crediti in sofferenza e della raccolta bancaria su base trimestrale ed annuale.

La liquidità attinta dalle banche presso la Banca d'Italia è diminuita di 1,7 miliardi tra agosto e settembre 2018. Per quel che riguarda i tassi d'interesse, nel mese di agosto sono stati registrati due aumenti e una riduzione sugli otto tassi analizzati, mentre ad agosto 2018 la raccolta dei fondi comuni aperti è stata positiva, ma il risultato dei primi otto mesi è il peggiore degli ultimi 5 anni.

I dati arrivano a pochi giorni da un'altra analisi condotta dal CER, che ha visto un peggioramento dell'andamento del PIL italiano nel terzo trimestre 2018. Secondo il Rapporto, nel periodo in esame si è assistito ad una variazione congiunturale dello 0,1% e ad un peggioramento della crescita tendenziale allo 0,9%. Si avrebbe così una crescita cumulata dei primi tre trimestri dell'anno pari all'1,1%, al di sotto della previsione contenuta nella Nota di Aggiornamento al DEF.


Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero