Il panico che si temeva potesse spingere i correntisti ad assalire stamattina alla riapertura gli sportelli della Banca Popolare di Bari dopo il commissariamento non...
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Banca Pop Bari, Bankitalia: "Rischio contagio e forte pregiudizio economia con liquidazione"
Banca Popolare Bari, via libera del Governo al salvataggio
«Da stanotte la banca è diventata assolutamente solida perchè la proprietà è dello Stato che, ovviamente, non può 'fallirè», hanno detto le associazioni Adiconsum, Adusbef, Assoconsum, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori che rappresentano circa 2mila tra azionisti e obbligazionisti dell'istituto di credito barese. Per le associazioni, l'iniziativa del governo, «in totale discontinuità con la precedente gestione», «potrebbe ricreare un clima di fiducia con gli azionisti, che sono anche i primi clienti della banca».
Tuttavia - dicono le associazioni - dopo tre anni di patimenti, oggi occorre individuare soluzioni concrete che consentano il recupero dei risparmi investiti«. In una lettera ai commissari con una richiesta di incontro urgente, le sei associazioni chiedono »di inserire formalmente, fin dal Piano industriale che dovrete presentare al Fondo Interbancario, la previsione di misure di ristoro per gli azionisti e la salvaguardia degli obbligazionisti«. »Questo è il momento della responsabilità, il panico è totalmente infondato« commenta l'avvocato Antonio Pinto di Confconsumatori. Davanti alla sede centrale della Popolare, in Corso Cavour, una delegazione di azionisti rappresentati dall'associazione 'avvocatideiconsumatori.it' è stata anche ricevuta da un funzionario al quale ha sollecitato, anche in questo caso, di farsi portavoce di una richiesta di incontro con i commissari. »L'intervento del Governo va nella giusta direzione - commenta l'avvocato Domenico Romito - ma adesso sia convertito in legge e si metta subito in agenda il tema, che per noi è centrale, degli indennizzi«.
Non condivide il clima di fiducia il Codacons, che ha deciso di slegarsi dalle iniziative delle altre associazioni di consumatori, ritenendo che »le mosse del Governo non siano sufficienti«.
Il Messaggero