(Teleborsa) - L'utile netto di Banca Generali è aumentato del 71,3% a 135,4 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, segnando la migliore trimestrale nella storia...
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"Il 2021 è partito molto bene, con un'ulteriore accelerazione nell'interesse per la nostra industria ed un risultato pro capite dei nostri banker decisamente superiore alla media del settore", ha commentato l'amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa. "L'aver messo a segno questi numeri all'inizio dell'ultimo atto del piano triennale 2019-2021, conferma la validità delle progettualità avviate e la solidità e la capacità di generare valore della nostra realtà. Nonostante la cautela per il contesto esogeno alla banca, guardiamo con rinnovata fiducia al nostro percorso di sviluppo per i prossimi mesi", ha aggiunto.
Le masse totali a fine periodo sono salite a 77,5 miliardi di euro (+19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, +4% da inizio 2021), le masse amministrate si sono attestate a 22 miliardi di euro (+18% a/a, +6% da inizio anno), le masse sotto consulenza evoluta (BGPA) hanno raggiunto i 6,5 miliardi di euro (+40% rispetto allo scorso anno, +8% da inizio anno) e la raccolta netta è stata pari a 1,7 miliardi di euro (+11% rispetto allo scorso anno).
Guardando ai prossimi mesi, "i segnali di accelerazione della ripresa stanno riportando l'attenzione dei clienti, dal parcheggio nella liquidità e dagli strumenti più difensivi, a quelli maggiormente in grado di beneficiare della ripartenza della produzione e della domanda internazionale", sottolinea Banca Generali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero