Banca Generali, utile netto semestre balza a 132,8 milioni. Le masse a quota 63 miliardi

Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali
Nei primi sei mesi Banca Generali ha registrato un utile netto di 132,8 milioni (+43%), il miglior risultato semestrale nella storia della banca, superiore ai 126,8 milioni...

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Nei primi sei mesi Banca Generali ha registrato un utile netto di 132,8 milioni (+43%), il miglior risultato semestrale nella storia della banca, superiore ai 126,8 milioni stimati in media dagli analisti. L'utile ricorrente si è attestato a 65 milioni (+12%) al netto dello voci variabili. I ricavi totali si sono portati a 272,7 milioni (+22%), contro i 264,2 previsti dagli analisti. Nel solo secondo trimestre l'utile netto è aumentato del 52% a 66,2 milioni.


Le masse gestite e amministrate, spiega un comunicato, sono salite a 62,9 miliardi (+8%) e i nuovi flussi netti di raccolta hanno raggiunto 2,8 miliardi (il 5,5% delle masse iniziali), confermando i tassi di crescita sostenuti nella prima parte dell’anno. Le masse su base pro-forma, ovvero includendo l’acquisita Nextam e la società in via di acquisizione Valeur, si attestano nell’intorno dei 65 miliardi a fine giugno. 

«Siamo molto soddisfatti di questo primo semestre, in cui l’eccellente lavoro dei nostri consulenti e il contributo positivo del mercato ci ha permesso di incrementare le masse di quasi 5,5 miliardi da inizio anno, raggiungendo un portafoglio complessivo vicino ai 63 miliardi - commenta l'amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa -. Nonostante i segnali di prudenza dalla fine dello scorso anno e le incognite sulla congiuntura, professionalità e vicinanza hanno fatto ancora una volta la differenza nella relazione col cliente. La diversificazione dei ricavi e l’accelerazione della consulenza evoluta confermano la crescente attenzione agli ambiti patrimoniali e alla protezione dal rischio che sono punti di forza sempre più riconosciuti alla nostra realtà. Stiamo procedendo a pieno ritmo nello sviluppo del nostro piano industriale con grande attenzione alle tematiche di innovazione e valore delle persone. La solidità della raccolta e la capacità di intercettare una fetta crescente di clientela private - conclude Mossa - ci danno fiducia per la seconda parte dell’anno».


A livello patrimoniale, l'indice Cet 1 ratio al fine giugno si attesta al 15,7% (16,5% su basi di politica di dividendi tradizionale). 

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Il Messaggero