Nei primi sei mesi Banca Generali ha registrato un utile netto di 132,8 milioni (+43%), il miglior risultato semestrale nella storia della banca, superiore ai 126,8 milioni...
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Le masse gestite e amministrate, spiega un comunicato, sono salite a 62,9 miliardi (+8%) e i nuovi flussi netti di raccolta hanno raggiunto 2,8 miliardi (il 5,5% delle masse iniziali), confermando i tassi di crescita sostenuti nella prima parte dell’anno. Le masse su base pro-forma, ovvero includendo l’acquisita Nextam e la società in via di acquisizione Valeur, si attestano nell’intorno dei 65 miliardi a fine giugno.
«Siamo molto soddisfatti di questo primo semestre, in cui l’eccellente lavoro dei nostri consulenti e il contributo positivo del mercato ci ha permesso di incrementare le masse di quasi 5,5 miliardi da inizio anno, raggiungendo un portafoglio complessivo vicino ai 63 miliardi - commenta l'amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa -. Nonostante i segnali di prudenza dalla fine dello scorso anno e le incognite sulla congiuntura, professionalità e vicinanza hanno fatto ancora una volta la differenza nella relazione col cliente. La diversificazione dei ricavi e l’accelerazione della consulenza evoluta confermano la crescente attenzione agli ambiti patrimoniali e alla protezione dal rischio che sono punti di forza sempre più riconosciuti alla nostra realtà. Stiamo procedendo a pieno ritmo nello sviluppo del nostro piano industriale con grande attenzione alle tematiche di innovazione e valore delle persone. La solidità della raccolta e la capacità di intercettare una fetta crescente di clientela private - conclude Mossa - ci danno fiducia per la seconda parte dell’anno».
A livello patrimoniale, l'indice Cet 1 ratio al fine giugno si attesta al 15,7% (16,5% su basi di politica di dividendi tradizionale).
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Il Messaggero