Automotive verso trasformazione epocale: sfide e opportunità di un settore chiave

Automotive verso trasformazione epocale: sfide e opportunità di un settore chiave
(Teleborsa) - Il settore Automotive si trova in una fase di profonda trasformazione epocale e, in vista dell imminenti scadenze per l'abbandono dei motori tradizionali, necessita...

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(Teleborsa) - Il settore Automotive si trova in una fase di profonda trasformazione epocale e, in vista dell imminenti scadenze per l'abbandono dei motori tradizionali, necessita di orientare gli investimenti a favore della transizione ESG, della smart mobility, della crescita di scala per tutte le aziende della filiera, attraverso una profonda revisione del business model tradizionale, oltre a forme di aggregazione per ottenere massa critica. Il tema è stato al centro di un convegno oggi a Milano, Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, che ha visto confrontarsi rappresentanti di istituzioni, associazioni, imprese e mondo della finanza.


"Con questa iniziativa il nostro Gruppo si conferma non solo a supporto dell'economia, ma intende farsi parte attiva nell'anticipare i grandi cambiamenti strutturali e tecnologici dell'industria automobilistica sostenendo i piani di consolidamento e di sviluppo per l'intera filiera produttiva", ha sottolineato Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, ricordando che "il settore Automotive ha sempre rappresentato un vertice tecnologico e un elemento essenziale del sistema produttivo italiano" e "continuerà a essere parte integrante del tessuto industriale strategico dell'Italia e dell'Europa".

I dati sul settore dimostrano quanto il comparto sia strategico per il sistema economico europeo: l'8% del PIL dell'Unione Europea è rappresentato da ricavi generati dal comparto auto; l'11,5% della forza lavoro manifatturiera e ben il 6,6% della forza lavoro complessiva in Europa è coinvolta nel settore.


La Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha presentato anche i risultati di un'indagine realizzata ad hoc tra marzo e giugno di quest'anno. Sono state intervistate 126 imprese specializzate della filiera dell'automotive italiana, soprattutto di dimensioni medie e grandi, con un fatturato complessivo che nel 2021 è stato pari a circa 15 miliardi di euro. Le imprese coinvolte mostrano una buona diversificazione produttiva e una elevata propensione a innovare: il 69% ha, infatti, un centro di ricerca e sviluppo, con punte del 78% tra le imprese più grandi. I fornitori di tecnologie e le università potranno divenire i principali partner delle aziende del settore: sono, infatti, stati indicati come potenziali partner rispettivamente dal 61% e dal 54% delle imprese intervistate Quasi nove imprese su dieci dichiarano di considerare un'opportunità la transizione tecnologica in corso nel settore. Sono però necessari rilevanti investimenti in R&S e vi è ancora un forte legame tra dimensione dell'impresa e progetti di innovazione.

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Il Messaggero