Aumento inflazione preoccupa 50% imprese italiane. Difficile aumento dei salari

Aumento inflazione preoccupa 50% imprese italiane. Difficile aumento dei salari
(Teleborsa) - Il 51% delle imprese italiane ed europee si dicono preoccupate dal possibile rallentamento nello sviluppo dell'attività dovuto agli impatti negativi dell'aumento...

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(Teleborsa) - Il 51% delle imprese italiane ed europee si dicono preoccupate dal possibile rallentamento nello sviluppo dell'attività dovuto agli impatti negativi dell'aumento generalizzato dei prezzi ed hanno preventivato in circa il 30% dei casi l'avvio di piani di controllo dei costi atti a preservare i margini. Inoltre il 50% delle imprese italiane (il 55% in Europa) sostiene che non vi sono le premesse per soddisfare le richieste di aumento dei salari da parte dei dipendenti che a loro volta devono fronteggiare il calo del potere d'acquisto. È quanto emerso dall'edizione 2022 dell'European Payment Report (EPR) realizzata da Intrum, il maggiore operatore europeo dei servizi al credito.


Inoltre, il 53% delle imprese italiane intervistate (quasi il 60% in Europa) afferma che l'andamento inflattivo potrà incidere negativamente sulla capacità di pagare in tempo i fornitori e ritiene che le difficoltà nel pagamento dei fornitori potranno aumentare nel corso dell'anno, si legge nell'indagine condotta in 29 Paesi europei e a cui hanno partecipato oltre 11.000 aziende europee, di cui oltre 800 italiane.

La priorità principale per le imprese (nel 55% dei casi in Europa e nel 58% in Italia) rimane la crescita del business, anche attraverso nuova finanza (nel circa il 40% dei casi sia in Europa che in Italia). Tuttavia, prevedendo che il costo del denaro continuerà ad aumentare, e imprese nel 59% dei casi si dicono più caute rispetto ai piani di finanziamento e di spesa.

I pagamenti puntuali, per circa il 60% delle imprese intervistate, risultano cruciali per alimentare la crescita di prodotti e servizi e, in circa la metà dei casi, per rispettare i piani di assunzione di nuovo personale. Inoltre circa il 60% delle imprese italiane (il 53% in Europa) vorrebbe migliorare la gestione dei ritardi nei pagamenti, ma riscontra numerose difficoltà anche a causa della carenza di figure adeguatamente formate e competenti sia al proprio interno che sul mercato del lavoro.

Anche i sistemi finanziari e amministrativi obsoleti, sostiene l'indagine di Intrum, impediscono alle imprese italiane (nel 52% dei casi rispetto a 46% in Europa) una gestione agile dei ritardi negli incassi.


(Foto: Photo by path digital on Unsplash) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero