Atlantia vende il 15% di Autostrade per l'Italia e guarda ad asset pregiati all'estero

Lìad Giovanni Castellucci
Sette miliardi e mezzo di investimenti nei prossimi 5 anni, di cui oltre 5 con Autostrade per l’Italia e circa 2,5 miliardi con Aeroporti di Roma. La vendita a breve del 15%...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sette miliardi e mezzo di investimenti nei prossimi 5 anni, di cui oltre 5 con Autostrade per l’Italia e circa 2,5 miliardi con Aeroporti di Roma. La vendita a breve del 15% di Autostrade e l’avvio di un piano di riassetto organizzativo che vedrà nascere nel 2017 una struttura articolata su 4 principali aree di business: autostrade italiane, autostrade estere, aeroporti, altri business correlati. Radici ben piantate in Italia ma anche accelerazione della crescita sui mercati internazionali con un occhio di riguardo a asset pregiati. Queste le linee principali del gruppo Atlantia per i prossimi anni illustrate oggi a Londra agli analisti dall’amministratore delegato Giovanni Castellucci. Una strategia che dovrebbe portare nel quadriennio 2016-2020 a una crescita dei ricavi dagli attuali 5,5 miliardi a 6,8 miliardi di euro, un incremento dell’ebitda di circa il 7% medio annuo, con la distribuzione di dividendi in crescita del 10% annuo ed una forte diminuzione del rapporto fra indebitamento finanziario ed ebitda (dall’attuale 3,2 a 2,4 nel 2020).

 
Intanto a breve il gruppo lancerà il processo di cessione di una quota del 15% di Autostrade per l’Italia. Nel giro di «poche settimane» - ha detto Castellucci - verranno presentate le offerte non vincolanti, entro il prossimo febbraio dovrebbe essere firmato il contratto preliminare. L’ad ha escluso la cessione al mercato di una quota maggiore del 15%: «Non ci interessa avere troppa liquidità in tasca». Riserbo sul prezzo: «Sarà il mercato a stabilirlo». Non è prevista invece la vendita di quote di Aeroporti di Roma.

Per quanto riguarda la nuova struttura organizzativa, Castellucci ha precisato che «consentirà di sviluppare ciascuna area di business in modo indipendente, consentendo, laddove necessario, anche l’apertura del capitale a partner internazionali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero