(Teleborsa) - Atlantia si dice "disponibile" a valutare l'ingresso di nuovi soci nel capitale della controllata ASPI - Autostrade per l'Italia, ma avendo "certezza" sul futuro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il management conferma di avere "allo studio l'ingresso di nuovi soci" per le società controllate ASPI e Telepass, ma questa ipotesi è esclusa per AdR - Aeroporti di Roma.
A proposito di ASPI, la holding fa sapere che non si sono ancora "avverate le condizioni per l'avvio di una vera e propria trattativa con potenziali offerenti", ma "sono in essere unicamente alcuni contatti preliminari con primari investitori istituzionali nazionali e internazionali interessati a valutare un eventuale investimento nella società".
Il management conferma anche che, in caso di revoca della concessione, i creditori di Autostrade "potrebbero esercitare il recesso e richiedere il ripagamento immediato dei rispettivi prestiti" e la società "sarebbe tenuta a ripagare tale ingente ammontare di debiti senza avere le risorse finanziarie necessarie". "Tale situazione - sottolinea Atlantia - pregiudica sin da ora per entrambe le società (tenuto conto della garanzia rilasciata da Atlantia a beneficio di Autostrade per un ammontare di circa 4,8 miliardi) le possibilità di finanziare sui mercati dei capitali i propri fabbisogni di liquidità".
Il titolo Atlantia in Borsa ha avuto nel pomeriggio una immediata reazione nervosa a queste indicazioni, ma ha recuperato dai minimi e conferma verso la chiusura un calo frazionale dello 0,76%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero