(Teleborsa) - Più crescita, più industria, più lavoro e più Europa: queste le parole d'ordine per costruire un'economia forte per una politica...
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Il presidente degli industriali ha poi aggiunto: "Per difendere i propri interessi, l'Italia vince e avanza con l'Europa e dentro l'Europa: il debito pubblico rimane un nostro nemico. Esso, infatti, ammonta a 2300 miliardi di euro, maturando 63 miliardi l'anno di interesse. La missione del Paese è la sua riduzione graduale.
Il lavoro è lo strumento, ha insistito Boccia, per ricucire lo strappo intergenerazionale spostando l'attenzione degli occhi troppo rivolta le pensioni.
Infrastrutture: la parola chiave, ha spiegato Boccia, sono "certezza di risorse pubbliche, semplificazione della procedura, rapidità di esecuzione con il rispetto però dei principi di sostenibilità". Elementi, come ha sottolineato il presidente di Confindustria, "che collegano i territori, periferie a città, il nostro paese al mondo. Sono la precondizione per costruire una società inclusiva e per ridurre i divari".
infine, Boccia ha ricordato la "necessità di riprendere il cammino delle riforme istituzionali per garantire la governabilità. Economia e politica - ha concluso - concluso sono due facce della stessa medaglia".
Dino Sorgonà
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Il Messaggero