Una «decisione sofferta, ma necessaria» e che comunque «non cambia nulla nella strategia a lungo termine di ArcelorMittal Italia». Il colosso...
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esternalizzazione e sulle attività dell'ex Ilva in amministrazione straordinaria».
Geert van Poelvoorde, CEO di ArcelorMittal Europa ha tenuto a sottolineare che «la decisione di ridurre temporaneamente la nostra produzione europea di prodotti piani non è stata presa alla leggera. Comprendiamo l'impatto che questa scelta ha sui dipendenti e sulle comunità locali. Lavoreremo per garantire che vengano adottate misure sociali volte a supportarli durante questo periodo».
Nonostante l'introduzione nel febbraio 2019 delle tariffe di salvaguardia permanenti nella UE, si è registrato un costante aumento delle importazioni di prodotti piani in Europa. In Europa - ricorda la nota di ArcelorMittal - le importazioni di questo tipo sono attualmente ai massimi storici, con le importazioni di coil laminati a caldo in aumento quest’anno del 37% a partire dal 2017 su base annua. Inoltre, il prezzo della CO2 è aumentato di circa il 230% dall'inizio del 2018, determinando un'ulteriore pressione competitiva sui produttori siderurgici europei. Nel sistema di scambio di quote di emissioni della UE (ETS), solo l'acciaio prodotto in Europa è soggetto a una tassa sulla CO2. ArcelorMittal ha già chiesto l'introduzione di misure per cui l'acciaio importato abbia gli stessi standard applicati alla CO2 per l’acciaio prodotto in Europa ai sensi dei regolamenti previsti dall'ETS.
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Il Messaggero