"Allarme rosso" per sempre più possibili impatti tra aerei di linea e droni

"Allarme rosso" per sempre più possibili impatti tra aerei di linea e droni
(Teleborsa) - Dal Messico l'ultima l'allarmante notizia dell'ennesimo disastro aereo mancato per un soffio. E' accaduto appunto all'aeroporto messicano di Tijuana, dove un Boeing...

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(Teleborsa) - Dal Messico l'ultima l'allarmante notizia dell'ennesimo disastro aereo mancato per un soffio. E' accaduto appunto all'aeroporto messicano di Tijuana, dove un Boeing 737-800 del Gruppo Aeromexico, decollato da Guadalajara con 189 persone a bordo, ha impattato con un drone mentre era sul sentiero di avvicinamento alla pista e si preparava all'atterraggio.


L'aereo ha completato la manovra senza conseguenze, ma l'episodio richiama la necessità oramai inderogabile di tenere sotto controllo non solo i droni professionali, ma soprattutto quelli di tipo consumer, facilmente acquistabili e utilizzabili senza licenza. l'intensificarsi di queste situazioni critiche sta generando nel mondo aeronautico una sorta di "allarme rosso" che presto potrebbe essere dichiarato ufficialmente.

Il Registro della Federal Aviation Administration si sta arricchendo di rapporti sul mancato rispetto della normativa sull'impiego dei droni negli Stati Uniti, e si parla di 6.000 avvistamenti delle piccole "macchine a pilotaggio remoto" da parte di piloti delle compagnie aeree di linea nel primo semestre del 2018. La maggior parte di questi avvistamenti riguarda in massima parte situazioni potenzialmente pericolose per la navigazione aerea commerciale.

Uno studio basato su modelli computerizzati, commissionato dalla FAA, evidenzia come l'impatto di un aereo con un drone si rileva più pericoloso del classico bird-strike (collisione aeromobile-volatili), considerando uccelli di dimensioni simili, in quanto contenenti parti metalliche in grado di provocare danni significativi al parabrezza della cabina, ali e motori, e alle superfici aerodinamiche di coda dei velivoli.


La situazione impone una drastica modifica che renda ancora più severa la regolamentazione sull'utilizzo dei droni, con normative internazionali che per ottenere l'abilitazione al pilotaggio remoto prevedano l'obbligatorietà della frequentazione di qualificati corsi di preparazione e addestramento con al termine particolari esami per ottenere le licenze necessarie.

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Il Messaggero