(Teleborsa) - Si apre una settimana decisiva per il futuro di Alitalia, con la creazione a inizio giugno della Newco dalla doppia identità, una delle due dedicata alla flotta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tuttavia, ciò non impedirà ad Alitalia di continuare a volare in code share con le stesse compagnie aeree (accadrà dal 2 giugno con la riapertura del collegamento diretto tra Roma e New York), ma con le inevitabili limitazioni sulle destinazioni nord-americane. Così come di poter rinnovare l'accordo per i voli in code share con Air France-KLM sulle rotte europee.
Delta, che prima della pandemia da Covid-19 ha venduto insieme ad Alitalia il 40% dei biglietti sulle rotte Italia-Usa, annette molta importanza all'accordo di code share in luogo della joint-venture, che ha avuto termine il 31 dicembre 2019 ed è scaduta definitivamente appunto il 20 maggio scorso.
Ma è chiaro che in seguito l'eventuale possibile uscita di Alitalia dall'Alleanza globale SkyTeam, di cui fanno parte Delta e Air France-KLM (ma non Virgin Atlantic), che comprende 19 compagnie aeree di ogni parte del mondo, influirà inevitabilmente sul numero delle destinazioni raggiungibili negli Stati Uniti.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero