La partita Alitalia finisce in mano a Giuseppe Leogrande. Toccherà a lui trovare entro il 31 maggio del prossimo anno una soluzione per salvare e rilanciare, in via...
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Segnata con la svolta di ieri la discontinuità rispetto alla gestione dei tre commissari precedenti, Patuanelli approfitta intanto per tornare a puntualizzare i motivi delle scelte del governo: non solo sulla concessione degli altri 400 milioni di prestito ponte alla compagnia, ma anche sulla decisione di chiudere la partita con Atlantia. Il mercato, spiega, non ha risposto positivamente alla chiamata di Laghi, Paleari e Discepolo «per fattori che sono andati oltre al dossier della compagnia di bandiera. Ma è bene chiarire - rivendica il ministro cinquestelle - che questo non comporta allo Stato di essere schiacciato su scelte altrui o di restare inerme dinanzi agli aut aut».
I 400 milioni di euro che il Governo ha sbloccato per Alitalia «non sono una forma di assistenzialismo, ma dovranno finanziare il percorso finale per il rilancio della compagnia», ha insistito ancora il ministro dello Sviluppo economico.
Con la nuova tranche e il nuoco commissario, il rilancio della compagnia è possibile, insiste, anche se non semplice. Ma per l'Italia è quasi un obbligo visto che «un grande Paese come il nostro - afferma il titolare del Mise ricordando anche il passato ingombrante dei "capitani coraggiosi" - deve poter avere una compagnia aerea di bandiera finalmente risanata, dopo che la prima e la seconda Repubblica l'hanno quasi lasciata a terra».
In attesa di capire quali saranno i primi passi del commissario unico, senza che la parola esuberi sia mai stata ufficialmente pronunciata, sostituita dalle più edulcorate 'efficientamentò o 'riorganizzazionè, tra i sindacati sembra per ora dominare una posizione attendista, anche in vista dello sciopero, per ora confermato, del 13 dicembre. A metà novembre Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo hanno infatti proclamato per venerdì prossimo 24 ore di stop, a cui si è aggiunta anche l'Usb, convinta dell'insufficienza della nomina di Leogrande per la soluzione della situazione. L'arrivo del commissario convince invece i piloti dell'Anp, che definisce la decisione del governo «una scelta sensata, visti anche gli ottimi risultati ottenuti nella vicenda Blue Panorama». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero