Già da tempo il premier, Giuseppe Conte, ha annunciato l’opportunità di «una sintesi politica» da parte di Palazzo Chigi sulla vendita di Alitalia....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE TAPPE
È certo, dunque, che questa sarà una lunga settimana di incontri e di chiarimenti per il dossier Alitalia. Servirà probabilmente a bollare come marginali, ammesso che arrivino le garanzie necessarie ancora solo a parole, le offerte di Lotito, di German Efromovich, l’azionista della compagnia sudamericana Avianca, e del gruppo Toto, perso dai radar negli ultimi giorni. Sono previsti incontri tra le Fs, e i suoi advisor, con il gruppo Toto e German Efromovich. Anche una delegazione di Delta è attesa in questi giorni. Mentre i contatti non si sono mai interrotti con Atlantia, nonostante la fase di stallo su questo fronte.
Solo allora, e se certe generiche manifestazioni di interesse da parte di Lotito, Toto e Avianca, si confermeranno prive delle necessarie garanzie, il Mise dovrà prendere atto che dopo quattro rinvii non c’è ancora la quadratura del cerchio per la newco di Fs. A quel punto la molla per far scattare il quinto e definitivo slittamento della scadenza, dal 15 al 30 luglio, può essere l’intervento di Conte. Un modo anche per provare a tenere la partita Alitalia il più possibile distinta da quella sulla revoca della concessione autostradale sbandierata da Di Maio. È vero, il vicepremier ha fatto delle velate aperture, invitando seppure senza troppo entusiasmo Atlantia a presentare la sua offerta per Alitalia. Ma subito dopo è anche tornato pesantemente all’attacco sulla revoca della concessione ad Aspi, nonostante i tecnici del Mit - gli stessi che hanno sottolineato le inadempienze di Aspi - suggeriscano la rinegoziazione della concessione piuttosto di una revoca troppo rischiosa. I tavoli sono diversi, ma certi toni non favoriscono il minimo dialogo se i protagonisti sono gli stessi.
LA MOSSA DI SISTEMA
Dunque, si capirà nei prossimi giorni fin dove arriverà il ruolo di Palazzo Chigi. «Come presidente del Consiglio non mi posso sottrarre, tutti i dossier più importanti passano nelle mani del premier che fa una sintesi politica con il pieno coinvolgimento dei ministri competenti». aveva detto il presidente Conte, a margine del G20 di Osaka. Il tempo stringe. E anche se nelle casse di Alitalia ci sono le risorse per arrivare a fine anno (ci sono 435 milioni mentre altri 150 milioni sarebbero stanziati presso Iata), non si può tirare troppo la corda considerata anche la minaccia di liquidazione da parte dei commissari.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero