Per il viceministro dello Sviluppo economico Dario Galli la soluzione migliore per Alitalia sarebbe una partnership con una grande compagnia «che sia adeguata e che...
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«Per qualcuno la soluzione potrebbe essere all'interno di una sorta di nazionalizzazione con Cassa Depositi e Prestiti piuttosto che Ferrovie, ipotesi verso la quale io sono tiepido perché in passato non ha dato grandi risultati. Il discorso Alitalia è abbastanza complesso perché ci sono fattori non marginali da considerare. Credo che non si sia ancora arrivati a una definizione finale perché le ipotesi sul tavolo sono moltissime, più di una. Io penso che Alitalia non va svenduta. Se dal punto di vista industriale non è più una compagnia di prim'ordine, ha però il mercato, il marchio, gli slot, insediamenti presso gli aeroporti e know how che sono importantissimi e che chi si offre di comprare conosce bene, quindi dobbiamo essere attenti noi a non svendere come abbiamo fatto in altri casi», ha concluso Galli.
«Per qualcuno - dice Galli - Per qualcuno».
«Il discorso Alitalia è abbastanza complesso perché ci sono fattori
non marginali da considerare - continua - Credo che non si sia ancora
arrivati a una definizione finale perché le ipotesi sul tavolo sono
moltissime, più di una. Io penso che Alitalia non va svenduta. Se dal
punto di vista industriale non è più una compagnia di prim'ordine, ha
però il mercato, il marchio, gli slot, insediamenti presso gli
aeroporti e know how che sono importantissimi e che chi si offre di
comprare conosce bene, quindi dobbiamo essere attenti noi a non
svendere come abbiamo fatto in altri casi» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero