Alitalia chiede un altro anno Cigs per 7.086 dipendenti: fino a settembre 2022

Nell'attesa del decollo di Ita, oltre 7 mila lavoratori di Alitalia e Citilyner si preparano ad un altro anno di cassa integrazione straordinaria. È la richiesta...

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Nell'attesa del decollo di Ita, oltre 7 mila lavoratori di Alitalia e Citilyner si preparano ad un altro anno di cassa integrazione straordinaria. È la richiesta inviata dall'amministrazione straordinaria ai sindacati che ora sarà oggetto di trattativa. Si tratta dell'ennesima proroga dell'ammortizzatore sociale che coinvolge da anni migliaia di lavoratori della compagnia: numeri che con l'emergenza Covid sono lievitati portando la platea interessata a due terzi del personale. I commissari straordinari Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso hanno chiesto l'apertura della procedura per prorogare la cigs fino al 23 settembre 2022 per complessivi 7.086 dipendenti, di cui 6.877 per Alitalia e 209 per la compagnia regional Cityliner. 

 

 

I numeri, che sono in crescita rispetto ai lavoratori attualmente coinvolti dall'ammortizzatore (6.828 lavoratori), saranno ora oggetto della trattativa con i sindacati che va chiusa entro il 23 settembre prossimo, quando scade l'attuale cigs. «Anche in ragione del protrarsi dell'emergenza Covid 19 la società si trova ancora oggi nella necessità di proseguire nel percorso di cigs connesso alla gestione commissariale persistendo, oltre alle problematiche fisiologiche che hanno portato alla gestione commissariale, condizioni di difficoltà eccezionali e non prevedili connesse alla attuazione del programma di amministrazione straordinaria», spiegano i commissari.

Il programma di cigs sarà attivato a rotazione o a zero ore: in particolare la cigs a zero ore «verrà tra l'altro utilizzata anche con riferimento alle risorse che, sulla base dei programmi di gestione delle eccedenze che verranno individuati, raggiungeranno i requisiti pensionistici, nonché - si spiega nella comunicazione - alle risorse con professionalità connessa agli assets e compendi che verranno ceduti» a Ita. Proprio per Ita, che che dovrà decollare il 15 ottobre con 2.750-2.950 dipendenti, si attende intanto l'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare l'aumento di capitale da 700 milioni e l'avvio della trattativa diretta per il trasferimento degli asset, mentre si avvicina il 15 agosto, data a partire dalla quale Ita inizierà a vendere i biglietti. Intanto sempre sul fronte delle crisi industriali il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti torna a fare chiarezza sulla vertenza Embraco. «Continuerò a dire la verità: del cosiddetto piano Italcomp non esiste niente se non una versione verbale fornita dal dott. Maurizio Castro alla quale, per altro, non è mai seguito, purtroppo, alcun riscontro formale», afferma il ministro che, senza nascondere «le difficoltà a trovare gli investitori», assicura che la ricerca «prosegue senza sosta».

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Il Messaggero