Dopo i ritardi e le tirate d'orecchie, la Francia mette il turbo per rispondere ai cambiamenti climatici. L'amministrazione guidata dal presidente Emmanuel Macron ha...
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Vacanze low cost, è allarme truffe degli hacker nascoste tra le offerte di hotel e voli aerei
«Da mesi tra i nostri connazionali si va esprimendo un sentimento di ingiustizia sulla fiscalità del trasporto aereo. La Francia si è impegnata sulla via della tassazione del trasporto aereo ed è un'urgenza», ha spiegato la ministra dei Trasporti Elisabeth Borne. Quest'inverno, mentre le casacche gialle protestavano contro l'aumento (poi congelato) delle accise sulla benzina diesel, alcuni invocarono come alternativa tassare gli aerei. L'ecotassa sui cieli, che si applica solo ai voli in partenza dalla Francia e non a quelli in arrivo, sarà di 1,50 euro in classe economica per i voli interni ed europei e di 9 euro per i voli in business. Quanto ai collegamenti extra-Ue, si prevede una gabella di 3 euro in economica e di 18 euro in business.
Secondo i calcoli dell'esecutivo, il provvedimento porterà 182 milioni di euro nelle casse dello Stato già a partire dal 2020. Soldi, ha precisato Borne, che verranno spesi in trasporti più rispettosi dell'ambiente, in particolare nel settore ferroviario. Esentati dalla nuova disposizione i voli in partenza verso la Corsica, i territori francesi d'Oltremare e le corrispondenze aeree. I parziali rimborsi sul gasolio attribuiti oggi al trasporto su gomma verranno inoltre tagliati «di due centesimi al litro, il che rappresenta un contributo di 140 milioni di euro in un anno», ha aggiunto Borne. Una misura invisa alla Federazione Nazionale degli autotrasportatori (Fntr), che minaccia un nuovo autunno caldo se il governo non farà marcia indietro sulla stretta fiscale. Intanto, seguendo l'esempio di altre grandi metropoli e più di recente dei parlamenti di Regno Unito ed Irlanda, la città di Parigi si è dichiarata ufficialmente in «stato di emergenza climatica». Bisogna «mantenere gli obiettivi dell'accordo di Parigi» del dicembre 2015 (Cop21), ha avvertito l'assessore all'Ambiente Célia Blauel. Nel documento adottato oggi, il comune guidato dalla sindaca Anne Hidalgo ha deciso, tra l'altro, la creazione di un'Accademia per il clima.
Da tempo sia il governo centrale che quello parigino moltiplicano annunci e iniziative volte ad accelerare la promessa svolta verde della République.
Il Messaggero