(Teleborsa) - Uno "Stato" che sappia essere "coeso nei momenti più critici" può fare la "differenza per i cittadini di fronte a sfide cruciali come quella che stiamo ancora...
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Il Premio, organizzato dall'ADM, restituisce, ha detto Gualtieri, "il giusto riconoscimento alle donne e agli uomini dell'Agenzia dei monopoli e delle dogane che si sono distinti per spirito di servizio in un momento così difficile per la nazione, momento in cui l'Italia ha dato una prova straordinaria che ha contribuito a modificare gli orientamenti che si sono via via presi a livello europeo" fino al "Recovery plan". Un risultato che si è ottenuto, secondo il Ministro, grazie alla "prova" che hanno dato "gli italiani" ma anche "perchè ci sono state amministrazioni dello Stato, come l'Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, che hanno lavorato in modo indefesso e con quella necessaria creatività per adattare il modo di agire in quelle circostanze uniche e straordinarie che hanno portato il nostro paese a reggere un'onda d'urto come quella nei confronti della quale siamo ancora impegnati ed è bene non cantare ancora vittoria troppo presto ma che sicuramente ci ha permesso di contenere l'impatto della pandemia e di ripartire".
Il Titolare del Tesoro ha poi sottolineato che è "fondamentale intensificare il coordinamento e la complementarietà tra le diverse componenti dell'amministrazione finanziaria, favorendo la specializzazione, evitando duplicazioni" e rafforzando "iniziative congiunte dirette a potenziare l'attività di analisi per contrastare la sottrazione all'imposizione delle basi imponibili, per la mappatura territoriale dei fenomeni evasivi e la predisposizione di piani di interventi anche in modalità integrata".
"Si tratta - ha detto Gualtieri - di un ambito fondamentale sul quale il Governo e il paese conta per farne una componente importante di una più generale strategia di riforma fiscale, di rafforzamento del contrasto all'evasione e all'elusione fiscale" e per "l'allargamento della base imponibile, condizione della riduzione del carico fiscale su chi lavora e chi produce".
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Il Messaggero