Acsm Agam, nuovo piano: EBITDA sale a 104,7 milioni di euro nel 2026

Acsm Agam, nuovo piano: EBITDA sale a 104,7 milioni di euro nel 2026
(Teleborsa) - Il consiglio di amministrazione di Acsm-Agam, una delle principali multiutility del nord Italia, ha approvato il Piano Industriale 2022-2026 del gruppo. Per quanto...

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(Teleborsa) - Il consiglio di amministrazione di Acsm-Agam, una delle principali multiutility del nord Italia, ha approvato il Piano Industriale 2022-2026 del gruppo. Per quanto riguarda gli obiettivi finanziari, è previsto un EBITDA 2026 a quota 104,7 milioni di euro (CAGR 21-26 +3,7%), EBIT a 39,9 milioni di euro nel 2026 (CAGR 21-26 +5,0%). La PFN è vista in crescita a 269 milioni di euro nel 2026, in relazione al piano investimenti, concentrato su concessioni di lungo termine in contesto di gara e soggetto a regolazione, e al pay out. Previsto un rapporto PFN/EBITDA al 2026 a 2,6 e Leverage a 0,5. Il pay out medio in arco piano è stimato intorno all'80% del risultato netto.


"La sostenibilità è il valore chiave del Piano Industriale 2022-2026, che conferma ancora una volta l'impegno del nostro gruppo nella transizione energetica, nell'economia circolare e nella digitalizzazione - hanno commentato Marco Canzi e Paolo Soldani, rispettivamente presidente e AD - Ben il 67% degli investimenti in arco piano è destinato ad attività correlate ad obiettivi per lo sviluppo sostenibile, perché servono progetti concreti per contribuire al taglio delle emissioni entro il 2030 e al raggiungimento della neutralità climatica che tutti i Paesi dell'Unione europea hanno come obiettivo entro il 2050".

Il Piano prevede complessivamente investimenti per 457 milioni di euro. Il valore dei progetti correlati a specifici obiettivi per lo sviluppo sostenibile è pari a 397 milioni di euro, di cui 307 milioni di euro milioni di investimenti riferiti al gruppo e 90 milioni di euro riferiti a interventi di efficientamento e riqualificazione energetica presso terzi.


In particolare, la business unit Ambiente prevede sia nuovi impianti di trattamento sia il potenziamento di impianti di trattamento esistenti; la business unit Energia e Tecnologie smart si focalizzerà sullo sviluppo del teleriscaldamento, sul proseguimento degli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico, di illuminazione pubblica, di mobilità elettrica e lo sviluppo con nuovi impianti distribuzione Multi Fuel (GNL, Biogas, ricarica elettrica). La business unit Reti prevede interventi di efficientamento reti e impianti idrici (con obiettivo di ulteriore riduzione delle perdite), elettrici e gas, con rinnovo parco misuratori anche in ottica smart meter. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero