(Teleborsa) - Il colosso cinese Huawei ha detto ieri che rimane "aperta alle discussioni" con il Governo britannico e sta lavorando a ritmo serrato per trovare il modo di gestire...
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Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha infatti annunciato che imporrà nuove restrizioni all'acquisto di semiconduttori Huawei che siano prodotto diretto di particolari software e tecnologie statunitensi. In una precedente dichiarazione Huawei ha fatto sapere che "si oppone categoricamente alle modifiche apportate dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti alla sua norma sul prodotto diretto estero che è mirata contro Huawei".
Secondo alcuni rumors, il Regno Unito sarebbe pronto a bandire l'uso della tecnologia cinese Huawei nella sua rete 5G già quest'anno per motivi di sicurezza. Una vera e propria inversione a U del Premier Boris Johnson, che a gennaio aveva consentito al colosso orientale delle telecomunicazioni di svolgere un ruolo limitato nella nuova rete mobile britannica, sfidando le pressioni degli Stati Uniti per far fuori la società di Pechino. Lo rivelano diversi media britannici, tra cui il Telegraph che precisa come l'agenzia governativa che si occupa di comunicazione e intelligence, la Gchq, abbia riconsiderato la garanzia fornita a suo tempo sulla sicurezza delle tecnologie del colosso cinese.
Victor Zhang, vicepresidente di Huawei, ha affermato: "Riteniamo che sia troppo presto per determinare l'impatto delle restrizioni proposte, che non riguardano la sicurezza, ma la posizione di mercato". "Tutti i nostri prodotti e soluzioni leader a livello mondiale utilizzano tecnologia e componenti sui quali il Governo del Regno Unito esercita una rigorosa supervisione. La nostra tecnologia è già ampiamente utilizzata per le reti 5G in tutto il Paese e ha contribuito a connettere le persone durante il lockdown", ha aggiunto Zhang. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero