La madre di Valeria Solesin al premio dedicato alla figlia: «Così le vittime restano nella storia»

Premiati a Milano i vincitori della 5° Edizione del Premio Valeria Solesin, concorso rivolto a studentesse e studenti di tutte le università italiane, pubbliche e...

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Premiati a Milano i vincitori della 5° Edizione del Premio Valeria Solesin, concorso rivolto a studentesse e studenti di tutte le università italiane, pubbliche e private, ispirato agli studi della giovane ricercatrice veneziana, scomparsa nell’attentato del Bataclan di Parigi del 13 novembre 2015.  Il tema del concorso era “Il talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo dell’economia, dell’etica e della meritocrazia nel nostro paese”.

Alla cerimonia ha partecipato Luciana Milani, madre di Valeria Solesin. Dodici i lavori selezionati dal comitato scientifico, che hanno affrontato, partendo da punti di vista e chiavi di analisi differenti, anche argomenti di attualità come la sostenibilità ambientale, il Diversity Management, il Revenge Porn. Luciana Milani ha condiviso la sua recente esperienza al processo di Parigi per gli attentati del 13 novembre 2015, nel corso dei quali perse la vita anche Valeria. «Bisogna permettere alle vittime di far parte della storia. Il processo ha un grande significato, sia come attestazione della democrazia e dello stato di diritto, sia come grande rito catartico che coinvolge le vittime, i loro familiari e l'intera nazione», ha detto. 

 A salutare vincitrici e vincitori del premio anche un contributo video di Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, e un intervento di Diana De Marchi presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili Consiglio Comunale di Milano.

«Ogni anno l’evento conclusivo del Premio Valeria Solesin rappresenta per me un’emozione che si rinnova, in modo sempre diverso e speciale. Passare dalla testimonianza di Luciana Milani, madre di Valeria Solesin, sempre così straordinariamente lucida e appassionata, al saluto della ministra Bonetti, in prima linea nel suo impegno istituzionale nella definizione delle misure per la promozione di una autentica e strutturale parità di genere nel nostro paese, all’incontro con le vincitrici e il vincitore di questa edizione, il loro entusiasmo, la loro determinazione, la loro capacità di vedere e di impegnarsi per un domani più equo, rappresenta per me un’incredibile carica di fiducia. In più, con il contributo di Tim, quest’anno il Premio ha fatto un’ulteriore passo verso la promozione delle materie Stem, la cui rilevanza per costruire un futuro equo e inclusivo, a misura di uomo e di donna, è sempre più evidente», ha dichiarato Paola Corna Pellegrini, ceo di Allianz Partners, vice presidente del Forum della Meritocrazia e ideatrice del Premio.

«Ancora una volta, il Premio Valeria Solesin si conferma un punto di riferimento quanto a valorizzazione e riconoscimento del merito in Italia – ha dichiarato Maria Cristina Origlia, presidente del Forum della ​Meritocrazia. -  In uno scenario europeo dove la meritocrazia rallenta, a causa del fenomeno pandemico, e in cui l'Italia rimane ultima su tutti i parametri, compresi quelli relativi alla qualità educativa e all'attrattività dei talenti, premiare l'eccellenza risulta ancor più importante. Innanzitutto, perché l'esempio ha un impatto potente sui giovani coetanei, tanto quello dei role model, ispirando e trasmettendo fiducia rispetto alle legittime aspettative. In secondi luogo, perché le tesi premiate contribuiscono a portare un contenuto innovativo su un tema strategico per il Paese, su cui abbiamo ancora molto da fare: la partecipazione femminile al mondo del lavoro»

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Il Messaggero