L'odio contro le donne corre sul web e aumenta con l'aumentare delle temperature e del clima, pubblicato studio choc

L'odio contro le donne corre sul web e aumenta con l'aumentare delle temperature e del clima, pubblicato studio choc
Annika Stechemesser, scienziata del Potsdam Institute for Climate Impact Research ha fatto una scoperta inquietante, che  esiste una correlazione tra i tweet d'odio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Annika Stechemesser, scienziata del Potsdam Institute for Climate Impact Research ha fatto una scoperta inquietante, che  esiste una correlazione tra i tweet d'odio verso le donne, i gay e a sfondo razzista e l'aumento delle temperature. La scoperta è avvalorata dall'analisi di 4 miliardi di tweet geolocalizzati negli Usa e pubblicata su The Lancet Planetary Health. «Abbiamo scoperto che sia il numero assoluto che la percentuale di tweet di odio aumentano al di fuori di una zona di comfort climatico. Le persone tendono a mostrare un comportamento online più aggressivo quando fuori fa troppo freddo o troppo caldo» ha spiegato al Guardian. E' la prima volta che uno studio scientifico prova un legame diretto il climate change e la reazione emotiva degli esseri umani. Con temperature oltre i 42 gradi aumentano i messaggi d'odio e di misoginia del 22%.



La ricerca ha utilizzato algoritmi di apprendimento automatico per identificare circa 75 milioni di tweet d'odio in lingua inglese - circa il 2% del campione - in 773 città statunitensi tra il 2014 e il 2020. Il team ha scoperto che il numero più basso di messaggi offensivi si è verificato quando le temperature erano comprese tra 15 e 18 gradi. I tweet incendiari si sono diffusi in tutte le zone climatiche, indipendentemente da fattori quali il reddito e l'orientamento politico o religioso.

In uno studio delle Nazioni Unite, quasi tre quarti delle donne di tutto il mondo hanno dichiarato di essere state esposte alla violenza online, mentre un americano di colore su quattro ha riferito di aver subito molestie razziali online. Twitter è stato scelto per la ricerca PIK perché è utilizzato da un americano su cinque e molti dei suoi tweet sono geolocalizzati.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero