Tosca D'Aquino: «La mia ricetta del ragù al marsala, come lo faceva mio zio Manlio»

Tosca D'Aquino: «La mia ricetta del ragù al marsala, come lo faceva mio zio Manlio»
Che l’attrice Tosca D’Aquino sia una cuoca provetta lo si comprende dalle sue foto pubblicate sui social e dall’immagine sul profilo WhatsApp: paccheri con olive...

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Che l’attrice Tosca D’Aquino sia una cuoca provetta lo si comprende dalle sue foto pubblicate sui social e dall’immagine sul profilo WhatsApp: paccheri con olive nere, pomodorini e basilico.

E poi scorrendo i post eccola in posa con un invitante sartù di riso o, in un video, a elogiare il ragù napoletano dello zio Manlio. Ed è proprio questa la sua ricetta del cuore. Attualmente in tournée a teatro con Fiori d’Arancio per la regia di Michela Andreozzi, Tosca D’Aquino tra una prova e l’altra è felice di condividere un piatto tipico della sua Napoli, appunto il ragù. «A casa cuciniamo tutti. Mio padre era bravissimo, così come lo sono ora mia madre, mio fratello e mio zio Manlio. La mia è una ricetta “a occhio”, senza quantità precise, ma volendola preparare per tante persone come faccio io, ecco cosa occorre. Anzitutto una pentola alta e larga, in cui faccio rosolare in olio la carne: 1 kg di muscolo, una decina di tracchie, cioè le costine di maiale per i non napoletani, e le salsicce. Al posto delle tradizionali braciole, cioè involtini di carne ripieni di uvetta e pinoli, preferisco le polpette, che però aggiungo in un secondo momento per non farla bruciare». Dopo aver fatto rosolare la carne (tranne le polpette) in olio e sale grosso, Tosca aggiunge la cipolla, sfuma con vino rosso e fa evaporare. «Metto 4 bottiglie di passata di pomodoro e 2 scatoline di concentrato. Faccio andare per circa 4 ore sul fuoco e a metà cottura inserisco mezzo bicchiere di Marsala, un segreto di zio. Il sugo così si lascia “pippiare”, cuocere dolcemente e sobbollire a fuoco basso. Tolgo poi la carne che metto da parte e nello stesso sugo faccio cuocere le polpette per altre 2 ore. Poi estraggo anche le polpette e proseguo la cottura per ulteriori 2 o 3 ore. Il mio ragù è pronto dopo 10 ore, solitamente lo preparo il giorno prima. Come lo servo? Con il sugo condisco la pasta, amo i paccheri napoletani. Riscaldo la carne che divido per tipologia e la presento in piccoli pezzi su piatti da portata con contorno di patate o friarielli».

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Il Messaggero