Siria, appello bipartisan delle donne italiane per il popolo curdo

Siria, appello bipartisan delle donne italiane per il popolo curdo
«Non parlateci più di valori occidentali se non sapete difendere il popolo curdo». Oltre cento donne - giornaliste, scrittrici, parlamentari, artiste, attiviste...

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«Non parlateci più di valori occidentali se non sapete difendere il popolo curdo». Oltre cento donne - giornaliste, scrittrici, parlamentari, artiste, attiviste e studiose - hanno già aderito all'appello tutto al femminile lanciato in rete insieme a Le Contemporanee per fermare la guerra nel Rojava. E le adesioni crescono di ora in ora, sono già migliaia, anche in vista di una manifestazione a Roma che potrebbe tenersi la prossima settimana.

Tra i firmatari Ritanna Armeni, Susanna Camusso, Elsa Fornero, Lia Levi, Maria Laura Rodotà, Mina Welby, Giovanna Melandri, e Nathania Zevi. Si è aggiunta anche la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna.
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Il nuovo conflitto, spiegano le promotrici, scuote le coscienze femminili in modo speciale «perché siamo tutte consapevoli che è sotto attacco una enclave culturale unica in quell'area, che rispetta la parità femminile e i diritti delle donne fino a farne il simbolo delle sue aspirazioni di libertà».

«Una mobilitazione spontanea, che punta a smascherare le ipocrisie su temi di politica estera e di difesa dei diritti di donne, uomini e bambini, in una parte di mondo martoriata ormai da molto tempo», dichiara il gruppo. «L'obiettivo è più ampio di un semplice j'accuse nei confronti di una politica troppo molle davanti a stragi di diritti umani e di popoli, davanti alla indignazione di breve durata. Si punta a una manifestazione su cui molte donne stanno ragionando». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero