Consigliere Fdi: «Omosessualità contro natura». Presidio per chiedere il ritiro della mozione omofoba

Consigliere Fdi: «Omosessualità contro natura». Presidio per chiedere il ritiro della mozione omofoba
Potenza in piazza contro l'omofobia. Questa sera, davanti alla casa comunale di Piazza Matteotti, si terrà alle 19 un presidio per contestare la deliberazione del...

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Potenza in piazza contro l'omofobia. Questa sera, davanti alla casa comunale di Piazza Matteotti, si terrà alle 19 un presidio per contestare la deliberazione del consiglio comunale contro il ddl Zan, il disegno di legge contro omotransfobia. «Potenza non odia», lo slogan della manifestazione. A scatenare l'indignazione, la mozione approvata dal consiglio comunale contro il disegno di legge Zan. «L'omosessualità è contro natura», ha detto il consigliere di Fratelli D'Italia, Michele Napoli. La mozione è stata presentata da un'altra consigliera di Fratelli d’Italia, Mary William, che ha definito il disegno di legge Zan «un attentato alla libertà individuale di pensiero garantita dalla costituzione».




 

Accade a Potenza che un consigliere comunale, tale Michele #Napoli di Fratelli d'Italia(una certezza), dichiari che l'omosessualità è contro natura.
Che vergogna...@gayit @gmarcoc @ilColibriLGBT @PossibileLGBTI @ANPIBsCarmine @ODNDItalia @ANPI_Scuola https://t.co/A0pbnRQxe7 pic.twitter.com/tYh6kbjzm1

— saverio giangregorio (@saveriolakadima) September 14, 2020 >


«Parole indegne, soprattutto pronunciate in un contesto istituzionale, che riportano nel Medioevo e che non avremmo mai voluto ascoltare all'interno delle istituzioni», commenta Cristiana Coviello, del gruppo giuridico della rete Reama di Fondazione Pangea Onlus. «Quello che indigna ancor di più e che nessuno, durante il dibattito, abbia sentito il bisogno di prendere le distanze, interrompere, intervenire. Solo i consiglieri dell'opposizione si sono fatti sentire e hanno votato contro. Tutto questo a pochi giorni dalla morte di Maria Paola, a Caivano, a pochi passi da noi. Invocano la libertà di espressione, indifferenti alle violenze e alle vessazioni che sono costretti a subire uomini e donne gay, lesbiche, trans e queers ogni giorno.  A questo pensiero dobbiamo e vogliamo opporci e chiediamo l'immediato ritiro della mozione»
 

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Il Messaggero