In Nigeria, gigante economico, l'occupazione femminile cresce ma la strada in salita, «troppe discriminazioni»

In Nigeria, gigante economico, l'occupazione femminile cresce ma la strada in salita, «troppe discriminazioni»
Il gigante africano, la Nigeria, paese emergente, assiste alla progressiva mutazione dei ruoli tradizionalmente maschili: un numero crescente di nigeriane da tempo ha intrapreso...

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Il gigante africano, la Nigeria, paese emergente, assiste alla progressiva mutazione dei ruoli tradizionalmente maschili: un numero crescente di nigeriane da tempo ha intrapreso vie professionali fino a qualche decennio fa impensabili per le donne. Il Paese che sta vivendo un aumento della inflazione con il primo effetto negativo e tangibile per la vita di 133 milioni di persone precipitate al di sotto della soglia di povertà, ha all'orizzonte obiettivi impegnativi.

 

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Un rapporto di un autorevole thinktank statunitense del programma di donne e politica estera del Council on Foreign Relations da tempo ha evidenziato come il pil della Nigeria potrebbe aumentare del 23% entro il 2025 se le donne fossero ugualmente impegnate nell'economia del paese, esattamente come gli uomini. La costituzione nigeriana in linea teorica afferma l'uguaglianza di genere, ma di fatto per le donne - ancora economicamente emarginate a causa delle norme culturali e degli stereotipi di genere - resta un cammino ancora tutto in salita.

 

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Audu Bello, docente di economia all'Università Usmanu Danfodiyo, ha spiegato al Guardian che le donne nigeriane “dovrebbero avere l'opportunità di contribuire all'economia. Sfortunatamente, in alcune parti del paese, le barriere culturali e religiose tentano la società a confinare le donne a ruoli specifici. Ci sono ancora persone che credono che alle donne non dovrebbe essere permesso di assumere determinati lavori”. Per esempio fare le tassiste, gli autisti, i macchinisti, gli operatori ecologici, i magistrati, i medici e via discorrendo.

 

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Nel 2022, la Nigeria si è classificata 123 su 146 paesi nell'indice del divario di genere del World Economic Forum. Sono significative le disparità e disuguaglianze di genere in vari terreni economici e sociali. Nonostante la popolazione ha raggiunto i 225 milioni, solo circa 60,5 milioni di persone partecipano attivamente alla forza lavoro e, secondo la Banca Mondiale, la partecipazione femminile è diminuita notevolmente dall'inizio degli anni '90. La Banca Mondiale ha riferito che l'occupazione per le donne nel 2022 era del 52%, mentre per gli uomini era al 65%. Le discriminazioni continuano infatti: secondo uno studio del Congresso del lavoro nigeriano e del Solidarity Center il 56% delle lavoratrici ha riferito di aver subito violenza o molestie sul lavoro; il 52% ha dichiarato di essere stato minacciata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero