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Nel 2021 meno donne ricopriranno ruoli di vertice in azienda rispetto al 2019. La fosca previsione viene dal recente studio dell'IBM Institute for Business Value. Nonostante l'accresciuta consapevolezza riguardo alle sfide che le donne devono affrontare al lavoro, a causa della pandemia, secondo i professionisti intervistati, la parità di genere non è ancora una priorità assoluta per il 70% delle imprese a livello globale. Anche per questo è ancora più opportuno segnalare le eccellenze femminili. Proprio IBM in questi giorni ha compilato l'elenco delle 40 donne che nel mondo stanno svolgendo con maggiore successo lo sviluppo dell'Intelligenza artificiale (AI). Due delle 40 Women Leaders in AI sono italiane: Donatella Sciuto, vicerettore del Politecnico di Milano e Elisabetta Burei, senior manager Demand&Project di CheBanca!
Tiziana Catarci: «Nel digitale tanto lavoro e sempre meno donne. Colpa di modelli sbagliati»
«Il pregiudizio anti-femminile resiste un po' in tutto il mondo commenta Donatella Sciuto basti pensare che in Europa le donne che si occupano di informatica e di computer science sono un quinto rispetto al totale dei professionisti del settore.
La segnalazione di IBM, per le due top manager italiane, deriva dalla loro capacità di aver implementato l'intelligenza artificiale nel proprio business, contribuendo alla crescita e all'evoluzione della propria azienda. Donatella Sciuto ha guidato il progetto Concierge per aiutare 45.000 studenti del Politecnico a navigare attraverso la grande quantità di informazioni disponibili e ad avere un'esperienza migliore nel campus. Senza dover aspettare gli orari di segreteria, sette giorni su sette, 24 ore al giorno, è possibile interrogare Concierge perché gli studenti possano ottenere informazioni più complesse e personalizzate, rispetto a quelle fornite sul sito e sulle app. In un anno sono state gestite oltre 300.000 richieste.
Dal canto suo Elisabetta Burei ha guidato l'implementazione dell'assistente virtuale Edo per automatizzare i servizi al cliente, ottimizzando l'uso del proprio account personale: CheBanca! ha potuto risolvere il 60% delle richieste dei clienti senza intervento umano, riducendo le interazioni del servizio clienti attraverso un operatore di oltre il 30%.
«L'intelligenza artificiale è la naturale evoluzione di una trasformazione iniziata oramai da anni e che permette oggi alle macchine di creare nuova conoscenza a partire dai dati, diventando così sempre più intelligenti e simulando processi analoghi a quelli della mente umana. Non è un fenomeno da temere spiega Burei - perché l'intelligenza umana rimarrà comunque unica per complessità e sofisticazione, mantenendo un ruolo fondamentale in tutti i processi. È però altrettanto vero che il valore portato dall'intelligenza artificiale nelle nostre vite ha innescato un processo irreversibile e inarrestabile nell'ottica di una crescente innovazione ed efficienza in tutti gli ambiti, siano essi personali, sociali o aziendali».
IBM ha creato il programma Women Leaders in AI per incoraggiare una maggiore partecipazione femminile nel campo dell'AI e fornire alle professioniste selezionate una rete di condivisione di conoscenza per aiutare le organizzazioni a prevedere meglio i risultati, automatizzare i processi e guidare nuova efficienza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero