Cade un tabù lungo 40 anni. Le donne iraniane potranno assistere dal vivo alle partite di calcio, come ha annunciato il ministro dello Sport di Teheran, Masoud Soltanifar,...
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Secondo il ministro dello Sport, nello stadio Azadi di Teheran, dove l'Iran gioca la maggior parte delle partite, a partire dalle qualificazioni ai Mondiali del mese prossimo (contro la Cambogia il 10 ottobre), sono stati creati ingressi riservati e toilette separate. Le donne potranno accedere agli spalti, ma in ogni caso non potranno mescolarsi ai tifosi. Sarà aumentato inoltre il numero degli agenti in servizio per permettere alle tifose di accedere e lasciare lo stadio in modo sicuro, ha precisato Soltanifar. Nei giorni scorsi aveva suscitato scalpore la drammatica vicenda di Sahar Khodayari, la tifosa di 29 anni che si era data fuoco per protestare contro il divieto imposto alle donne in Iran da 40 anni di entrare negli stadi e morta in ospedale.
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Sahar, la "ragazza blu" come era stata ribattezzata sui social per i colori dell'Esteghlal, la sua squadra del cuore, si era data fuoco a Teheran dopo il rinvio del processo in cui era imputata per aver tentato di entrare in uno stadio travestita da uomo. Lo stesso presidente Hassan Rohani, scontrandosi con il clero e gli ultraconservatori che ritengono lo stadio un ambiente poco adatto a una donna, si è spesso detto favorevole alla revoca del divieto. Se non avesse corretto la sua posizione l' Iran, unico Paese al mondo in cui le donne non possono entrare in uno stadio, rischiava di essere estromesso dai Mondiali in Qatar del 2022.
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Il Messaggero