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Entrare nel vivo dell’estate a passo felpato, camminando a piedi, quasi nudi, in città come al mare.
Il momento è propizio per scendere dai tacchi, puntando sulla comodità chic delle friulane, scarpe pantofola dall’allure spensierata, un po’ dandy, un po’ radical chic. Ultra-flat e super leggere sono l’alternativa estiva a ballerine ed espadrillas, freschissime in lino o in versione da sera ricoperte di broccati e ricami preziosi. Di fatto le papusse da città, altro che noiose pantofole, sono realizzate in materiali pregiati, super creative, e un tantino esibizioniste. Osannate dalle reginette di Instagram per una pausa relax da platform svettanti, alleggeriscono il passo e insieme il look regalando un appeal brioso a capi casual o outfit ultra chic.
LA STORIA
Quali gli abbinamenti vincenti? La vetrina dei social premia, per il giorno, l’accoppiata con jeans e camicia dalle maniche leggermente a sbuffo; per la sera perfette con abiti lunghi dall’aria vagamente bohémien. E pensare che in origine, chiamate “furlane”, nacquero come scarpe povere per mano delle contadine del Friuli nell’800, riciclando per le tomaie scampoli di tessuto cuciti a mano con lo spago, e per le suole vecchi copertoni di bicicletta.
LA PANTOFOLA DI JUTA
Per le sere d’estate? La pantofola di juta, portata con un abito nero o con un pareo lungo e una camicia bianca annodata alla vita. Tutte giù per terra allora, anche se l’asfalto è rovente, come suggeriscono le sorelle, Viola e Vera Arrivabene Valenti Gonzaga, fondatrici di Vibi Venezia. «Era il 2015 quando ci siamo guardate negli occhi e abbiamo deciso di unire le forze creando un marchio che fosse il simbolo del nostro legame fraterno e dell’amore che ci lega a Venezia» dichiarano, rilanciando le pantofole della tradizione, dai modelli in cotone a righe marinière, alle versioni in seta, damasco e velluto per i party estivi. Per la nuova collezione primavera-estate 2022 ViBi Venezia ha poi collaborato con Emilia Wickstead, la designer di moda neozelandese basata a Londra, realizzando friulane in romantico cotone stampato floreale. Una gita a Venezia vale la sosta da Piedàterre, storico indirizzo delle friulane dal 1952 ai piedi del Ponte di Rialto: per questa estate il modello Modigliani è in velluto di cotone bicolore, verde salvia e fucsia tra le nuance d’effetto. Friulane a chilometro zero sono poi quelle di Roberta Segantin: «Le calzature realizzate a mano rappresentano un modo di essere e uno stile di vita», dice la titolare di Sentier a Treviso, con una linea di friulane e scarponcini da montagna nel solco della tradizione e dell’alto artigianato italiano. Viaggiano a passo spedito dai piedi di lei a quelli di lui, i modelli unisex di Emilio Pucci: la direttrice artistica Camille Miceli tratteggia un guardaroba nomade, friulane comprese. Dalla punta arrotondata mettono in valore un mix and match di fantasie geometriche, girandole, rombi, dalie e pesci attingendo con sguardo contemporaneo dagli archivi della Maison.
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