Figli sottratti alle madri riconosciute alienanti, il Parlamento chiede di istituire una inchiesta interministeriale

Figli sottratti alle madri riconosciute alienanti, il Parlamento chiede di istituire una inchiesta interministeriale
Una delle proposte avanzate dalla Commissione di inchiesta sul Femminicidio nella relazione sulla vittimizzazione secondaria di madri e figli è di istituire una commissione...

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Una delle proposte avanzate dalla Commissione di inchiesta sul Femminicidio nella relazione sulla vittimizzazione secondaria di madri e figli è di istituire una commissione di inchiesta interministeriale, che coinvolga i dicasteri della Giustizia, della Famiglia e della Sanità per capire come stanno i figli sottratti alle madri.

«Credo che lo dobbiamo a tutte quelle mamme che, pur avendo spesso denunciato violenza domestica, si sono viste sottrarre il figlio o la figlia con la forza, con provvedimenti spesso transitori e quindi inimpugnabili, che però poi durano anni» ha detto la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio, concludendo il convegno per la presentazione della relazione della Commissione Femminicidio sulla vittimizzazione secondaria, che si è svolto al Senato alla presenza, tra gli altri, del presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato e della ministra della Giustizia Marta Cartabia.

«Il 35 per cento delle separazioni giudiziali e dei procedimenti sui minorenni - ha concluso Valente - contiene violenza, ma essa viene negata nelle aule giudiziarie. E' anche per questo che le donne non denunciano. Un marito violento non può essere un buon padre, deve passare questo principio. Possiamo cambiare la cultura imperante attraverso tanta formazione e credendo alle donne»". 

I dati forniti dal Parlamento fanno riflettere. Nel nostro Paese il 34,7% delle cause giudiziali di separazione con affido presenta indicazioni di violenza domestica mentre siamo in presenza di violenza domestica nel 34,1% dei procedimenti minorili sulla genitorialità e nel 28,8 per cento di violenza diretta su bambini e ragazzi, per l’85% agita dai padri. Si tratta di fenomeni per lo più “invisibili”, perché non riconosciuti dagli operatori nel corso dei processi. Di più, in queste cause di separazione con figli in cui sono presenti tracce di violenza, nella quasi totalità dei casi (96%) i Tribunali ordinari non acquisiscono i relativi atti e non ne tengono anche per decidere sull’affido dei figli, mentre i Tribunali per i minorenni nei casi in cui c’è violenza finiscono con l’affidare i minori nel 54% dei casi alla sola madre, ma anche con incontri liberi con il padre violento.


 

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Il Messaggero