Sanremo, donne in minoranza: in 71 edizioni nessuna direttrice artistica e di orchestra. Conduttrici solo 6

Caro Festival, fatti qualche domanda. Perché le donne, in 71 anni di storia, sono sempre state la minoranza e tale restano? A fotografare il gender gap di Sanremo...

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Caro Festival, fatti qualche domanda. Perché le donne, in 71 anni di storia, sono sempre state la minoranza e tale restano? A fotografare il gender gap di Sanremo è "RollingStone" e le cifre sono impietose.

«Conduttori: 6 donne su 71 edizioni (+8 co-conduzioni). Vale a dire una percentuale dell’8,5% grosso modo», scrive la regista Giulia Sodi. Ma se si passa alla direzione artistica, la percentuale è 0%: in 71 anni nemmeno una direttrice artistica.  Stessa storia per i direttore di orchestra: 0%. 

Passiamo alla regia: 1 soltanto. «Scenografi: 4 su 45 edizioni (+5 co-scenografe): 8,8%  Direttori fotografia: 0 donne su 71 edizioni (+0 co-direzioni): 0% Direttori generali Rai: 1 donna su 71 edizioni».  

Per quel che riguarda gli autori, 15 donne su 205 uomini: il 7,3%. Eppure negli anni il Paese è cambiato - forse non abbastanza - la presenza femminile è cresciuta ovunque. Perché mai il Festival non cambia e in 71 anni ha fatto così pochi passi avanti. «Caro Festival, se è vero, come io credo, che ci rappresenti tutti, allora cambia. Cambia per noi donne, ma più che altro cambia per te stesso», conclude la regista. Un ritardo ingiustificabile, come se la storia all'Ariston non fosse mai passata. 

E questo per restare ai numeri, sorvolando sulle gaffe più recenti, dalla fidanzata di Valentino Rossi bravissima a stare un passo indietro ai testi delle canzoni di Cally - edizione scorsa - che inneggiano ai femminicidi.  

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Il Messaggero