Family Act, Bonetti: «Le donne non dovranno più chiedersi se lavorare o fare le mamme»

Da ieri con l'approvazione del Family Act le donne che hanno una famiglia e lavorano «posso sperare perché hanno avuto la prova di un paese che si è preso...

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Da ieri con l'approvazione del Family Act le donne che hanno una famiglia e lavorano «posso sperare perché hanno avuto la prova di un paese che si è preso l'impegno di sostenere le famiglie e di dire che le donne sono importanti nel mondo del lavoro, con un grande incentivo al lavoro femminile. C'è un nuovo modo che permetterà alle donne una conciliazione. Per troppo tempo le donne hanno dovuto chiedersi è possibile fare la mamma ed essere una lavoratrice? Io lo so, sono passata anch'io dalla stessa domanda, il Family Act permetterà alle donne del nostro paese di non porsi più questa domanda». Lo ha detto la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti intervenendo alla trasmissione Agorà. 



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Resta l'emergenza asili nido, come ricorda la la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo. «Bene che il governo abbia finalmente fatto partire il percorso del Family Act, con misure per le donne e per le famiglie. Ma ora alle donne e alle famiglie servono misure semplici e immediate: poter usare i congedi anche se hanno già ricevuto ammortizzatori sociali, avere i bonus centri estivi anche se hanno già sfruttato il congedo Covid, e soprattutto vedere riaperti gli asili nido e le scuole materne, e avere certezza sulla riapertura delle scuole a settembre. Per i congedi e i bonus con tante colleghe ho presentato un emendamento importante al Decreto Rilancio, e se il governo vuole davvero mettere al centro le esigenze delle madri lavoratrici e delle famiglie, quell'emendamento deve essere accolto e approvato», afferma Gribaudo. «Per gli asili non possiamo più aspettare: se riaprono le discoteche, com'è possibile non dare una risposta ai più piccoli? Chiedo alle ministre Bonetti e Azzolina più coraggio per delineare regole chiare e semplici che consentano la riapertura in sicurezza delle strutture». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero