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La prima pilota donna della compagnia di bandiera Alitalia, una calciatrice della nazionale di Calcio a 5, un’ingegnera ambientale con la passione per la matematica, una campionessa mondiale di motocross: donne che svolgono con successo professioni tradizionalmente e culturalmente considerate “da uomini”. Modelli e punti di riferimento per le ragazze delle nuove generazioni, che raccontano come sia possibile abbattere i pregiudizi di genere e intraprendere percorsi formativi e professionali, costruendo carriere in ambiti ancora troppo spesso preclusi alle donne. La campagna #nonèdamaschio di InspirinGirls, progetto di innovazione sociale promosso in Italia da Valore D, in partnership con Eni, Intesa San Paolo e Snam, intende smontare, attraverso il racconto di quattro role model straordinarie, lo stereotipo secondo il quale alcuni lavori o attività sarebbero più adatti ai ragazzi rispetto alle ragazze o viceversa: i cosiddetti “lavori da maschio” o "lavori da femmina”.
Nei quattro video proposti dalla campagna #nonèdamaschio le protagoniste raccontano come siano riuscite, abbattendo innanzitutto molti pregiudizi, a seguire le proprie autentiche inclinazioni, a credere in sé stesse per realizzarsi appieno.
La campagna, il cui claim è “Il futuro è come lo vuoi”, amplificata anche sui social (Tik-Tok e Instagram) con il lancio della challenge #nonèdamaschio, con cui tante ragazze e ragazzi condivideranno dei video nei quali con simpatia e ironia mostreranno che non esistono passioni “da maschio” o “da femmina” e inviteranno altre ragazze a condividere le loro storie. «Cambiare la narrazione e diffondere modelli alternativi è cruciale per combattere gli stereotipi e i pregiudizi che influenzano i nostri figli fin da piccoli. Già a 11 anni le ragazze immaginano il loro futuro legato a professioni tradizionalmente femminili o di cura, ad esempio l’insegnante, la veterinaria, la cuoca, e non si immaginano a svolgere professioni che percepiscono più adatte ai maschi quali l’ingegnere, il medico e l’informatico”*, “L’obiettivo della campagna #nonèdamaschio di InspirinGirls – dichiara Barbara Falcomer, Direttrice Generale di Valore D – è alimentare i sogni delle ragazze, far loro immaginare che possono fare e diventare quello che desiderano, senza doversi limitare in ruoli predefiniti, possono diventare scienziate, ingegnere, astronaute, possono – anzi devono - sognare in grande! È necessario un grande cambiamento culturale e sociale che scardini alla base il gender gap, dobbiamo mettere in campo tutte le azioni possibili a cominciare dal raccontare ai bambini - sin dalla più tenera età – che possono costruire il loro futuro senza modelli predefiniti, serve promuovere percorsi di studio meno stereotipati, come quelli nelle materie scientifiche o STEM. È un impegno che ci deve vedere tutti uniti, affinché le opportunità offerte dalla rivoluzione tecnologica e digitale possano essere colte da un numero sempre maggiore di donne, per un futuro equo e sostenibile».
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