Dallo sport alla politica, dall'arte alle scienze: donne che scrivono di donne e dei loro successi

Fabiola Gianotti - CERN
Donne sempre più protagoniste in ogni settore della vita quotidiana. E proprio al mondo femminile sono dedicati sempre più libri, segnale dell’interesse e...

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Donne sempre più protagoniste in ogni settore della vita quotidiana. E proprio al mondo femminile sono dedicati sempre più libri, segnale dell’interesse e della ricerca che si fa attorno sulla loro presenza, dallo sport all’arte, dalla politica alla scienza. Il cambiamento che ha portato sempre più donne a infrangere i tabù riflette la Storia, che non si ferma mai. Ecco alcune letture che possono aiutare a capire questo inesorabile cambiamento.

Sport. Da Federica Pellegrini a Sofia Goggia, uno dei settori in cui le donne hanno raggiunto la parità (anche se la cosa più importante è mantenerla) è senz’altro lo sport. Ma in passato non è sempre stato così. Discipline precluse alla competizione femminile o vittorie non celebrate, c’è stato un tempo in cui essere una sportiva significava trascorrere una vita di sacrifici totalmente nell’ombra e nell’oblio. Alle donne dello sport di ieri, che hanno fatto grande il nostro paese, è dedicato “Testarde. Storie di atlete italiane dimenticate” (Caosfera) di Caterina Caparello, giornalista sportiva che, tra le altre attività, ha su LinkedIn una rubrica settimanale sulle vittorie femminili in tutti gli sport, da quelli più famosi ai minori.

Istituzioni. L’Italia ha infranto il tabù della prima donna presidente del Consiglio, ma il gradino più, sul Colle più alto, quello del Quirinale, ancora non è stato raggiunto. Le donne nelle istituzioni sono presenti, come Anna Rosa Marra, che a gennaio è stata nominata con decreto del ministro della Salute sostituto del direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Restano però ancora grandi assenze, dal Coni alla Banca d’Italia. Proprio quest’anno si celebra il 60° anniversario dal concorso del 1963 che ha aperto alle donne la Magistratura e su questo storico momento si sofferma il volume “Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia” (Il Mulino) di Eliana Di Caro, giornalista che alle donne ha dedicato numerose pubblicazioni e membro del gruppo Controparola, fondato da Dacia Maraini nel 1992.

Arte. Scrittrici, poetesse, pittrici, architettrici, direttrici di musei e gallerie, collezioniste. Il mondo dell’arte, in ogni sua sfaccettatura, conta sempre più donne protagoniste. Tra le tante pubblicazione va segnalata “Self-Portrait. Il museo del mondo delle donne” (Einaudi) di Melania G. Mazzucco, scrittrice che molte opere ha dedicato all’arte e ai suoi protagonisti. Qui affronta la presenza femminile da una doppia prospettiva: pittrici che raffigurano altre donne, o sé stesse o terze, opere nelle quali sono “soggetto due volte”. Sempre sulla presenza femminile nella scena artistica c’è ‘L’architettrice’ (sempre Einaudi), dedicato alla figura di Plautilla Bricci, considerata la prima donna architetto della storia.

Scienze. Fabiola Gianotti e Samantha Cristoforetti sono i nomi e i volti più noti, ma l’Italia da anni vanta scienziate famose in tutto il mondo, basti pensare a Rita Levi-Montalcini e a Margherita Hack. Spesso prese a esempio come cervelli in fuga, più apprezzate all’estero che non in patria, come Sandra Savaglio e Anna Grassellino, sono sempre più le donne e le ragazze presenti nel mondo scientifico, tanto che ogni anno l’Onu vi dedicata una giornata internazionale, l’11 febbraio. Anche in questo settore la loro affermazione è stata lunga e ancora lontana dall’essere completa, nonostante i tanti passi avanti. Il volume “Donne nella scienza. La lunga strada verso la parità” (Franco Angeli) fa il punto di questo cammino. In uscita il prossimo mese, è scritto a quattro mani da Maria Pia Abbracchio, ordinaria di Farmacologia, e Marilisa D’Amico, ordinaria di Diritto Costituzionale, entrambe all’Università degli Studi di Milano.

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Il Messaggero