Quote Rosa, fondo norvegese (il più grande al mondo) avverte le aziende, più donne nei cda

Quote Rosa, fondo norvegese (il più grande al mondo) avverte le aziende, più donne nei cda
Un segnale importante per l'incremento delle donne all'interno dei cda arriva dal fondo sovrano norvegese che con i suoi 1,3 trilioni di dollari gestiti è...

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Un segnale importante per l'incremento delle donne all'interno dei cda arriva dal fondo sovrano norvegese che con i suoi 1,3 trilioni di dollari gestiti è considerato il più grande del mondo. Secondo la Reuters il fondo ha dato disposizioni che le aziende in cui investe nel mondo aumentino la presenza femminile a livello apicale e anche a livello dei quadri, fino ad arrivare ad un 30% dei loro direttori interni. 

Considerando che il fondo detiene partecipazioni in circa 9.200 aziende in tutto il mondo, con l'1,5% di tutti i titoli quotati, denota l'avvio di un cambiamento di prospettiva. Già in passato questo fondo ha inciso positivamente su una serie di questioni nel campo ambientale, sociale e di corporate governance.

La linea è stata messa nero su bianco in un documento interno nel quale, in un passaggio, si afferma che i consigli di amministrazione in cui la rappresentanza femminile è sotto al 30% dovrebbe riconsiderare la definizione di obiettivi per la diversità di genere e riferire sui progressi delle “quote rosa”.

In Italia l'obiettivo di incrementare la presenza femminile nei cda delle società quotate è stato introdotto grazie alla legge Golfo Mosca che ha stabilito una quota del 40 per cento. Un anno fa è stata approvata in Commissione bilancio al Senato  un emendamento che proroga e rafforza la legge Golfo-Mosca. Si tratta di una misura ritenuta necessaria per contrastare le discriminazioni nei confronti delle donne nelle aziende. 

La legge è entrata in vigore nel 2011 e ha stabilito obblighi precisi per le società quotate in borsa. Inizialmente si trattava del 20% dei posti disponibili negli organi di amministrazione e di controllo  (consigli di amministrazione e collegi sindacali). Dal 2015 in avanti la quota è salita a un terzo dei posti disponibili. La legge offre ovviamente alla Consob il potere di diffidare la società che non rispetta le quote rosa. Infine l'ultimo passaggio che ha stabilito un numero non inferiore al 40%.

Gli effetti della legge sono stati giudicati positivi. Se nel 2008 la percentuale femminile dei consigli di amministrazione era pari al 5,9% dopo l'entrata in vigore della Golfo-Mosca, la quosta è salita al 27,8% e al secondo rinnovo al 33,3%.

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Il Messaggero