Covid, più esposte al contagio le donne in menopausa per il calo degli estrogeni

Covid, più esposte al contagio le donne in menopausa per il calo degli estrogeni
La mancanza di estrogeni tipica della menopausa rende le donne mature più esposte al Covid. Una ricerca in Gran Bretagna indica l'esistenza di un possibile legame...

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La mancanza di estrogeni tipica della menopausa rende le donne mature più esposte al Covid. Una ricerca in Gran Bretagna indica l'esistenza di un possibile legame tra la menopausa e il coronavirus. Le prove che i ricercatori hanno raccolto mostrano una correlazione tra l'abbassamento dei livelli ormonali e un maggiore rischio di malattia. La ricerca si è concentrata sul ruolo che svolgono gli ormoni, in particolare gli estrogeni che potrebbero effettivamente svolgere una barriera protettiva. Gli estrogeni normalmente sono più alti nelle donne rispetto agli uomini, anche se diminuiscono man mano che le donne entrano nella menopausa.

«Stiamo studiando se gli ormoni potrebbero avere un ruolo, in base all'età e al sesso, come la risposta immunitaria», ha detto al Claire Steves, membro del team di ricerca sul Covid al King's College di Londra. 

In uno studio basato sui sintomi Steves - ha spiegato al Guardian - che le donne in post-menopausa sono risultate a maggior rischio di contagio. Il team ha anche individuato che chi fa uso della pillola contraccettiva - che contiene estrogeni - ha un rischio minore.

«Non è certamente un problema solo nelle donne oltre i 50 anni, anche se questo è il gruppo in cui il tasso di contagio è risultato più alto». La ricerca inglese è stata condivisa anche da alcuni centri accademici americani. 

James O'Keefe, cardiologo statunitense e professore di medicina all'Università del Missouri-Kansas City, ha confermato: «Sospettiamo fortemente che gli estrogeni siano protettivi perché sappiamo da altri studi che gli estrogeni aiutano a migliorare alcuni aspetti dell'immunità. Gli estrogeni aiutano anche a sostenere il funzionamento ottimale dei polmoni e del sistema cardiovascolare», ha detto, aggiungendo che il testosterone era nel complesso un immuno-soppressore.


 

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Il Messaggero