«Arbitro donna uno schifo»: il cronista tv Vessicchio radiato dall'ordine dei giornalisti

«Le donne arbitro, uno schifo». Un commento sessista che è costato la radiazione dall'Ordine dei giornalisti della Campania Sergio Vessicchio, ex...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Le donne arbitro, uno schifo». Un commento sessista che è costato la radiazione dall'Ordine dei giornalisti della Campania Sergio Vessicchio, ex collaboratore e telecronista di CanaleCinquetv. La radiocronaca sotto accusa risale allo scorso marzo. E ora è arrivato il verdetto del Consiglio di disciplina territoriale. Durante la partita Agropoli-Sant’Agnello, del campionato di Eccellenza della Campania, Vessicchio aveva duramente attaccato la guardalinee donna dell’incontro Annalisa Moccia. «Chiederei alla regia di inquadrare l’assistente donna, che è una cosa inguardabile. È uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri in un campionato dove le squadre spendono migliaia di euro, una barzelletta della Federazione».


Offese al guardalinee donna: Sibilia: «Parole vergognose»

Il commento di Vessicchio avevano provocato già la sospensione del giornalista prima del provvedimento. L’Ordine dei giornalisti della Campania, in una nota comunica che «il Consiglio di disciplina territoriale, dopo approfondita istruttoria, come previsto dalla Legge, ha provveduto a radiare dall’Albo il giornalista pubblicista Sergio Vessicchio». «In precedenza lo stesso Vessicchio era già stato sospeso dall’Albo. La decisione è stata notificata anche al Procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli
» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero