Pista ciclabile per le auto

La foto inviata dal lettore
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Sono un ragazzo di 26 anni e ho la fortuna di poter utilizzare la mia bici per la maggior parte degli spostamenti quotidiani. Sabato 5 maggio stavo raggiungendo in sella alla mia bici degli amici in centro. Mi trovavo sulla pista ciclabile di Via Cicerone (che termina a Piazza Cavour con una bella buca!), poco dopo aver superato l'omonimo hotel, una macchina NCC proveniente da Via Quirino Visconti ha invaso la pista ciclabile.




Vedendo la macchina che mi veniva contro, stupito, mi sono immediatamente fermato, al contrario del "signore" alla guida che si è fermato solo a poco meno di un metro dalla mia ruota. L'autista aveva a bordo due turisti che doveva presumibilmente accompagnare all'albergo nelle vicinanze.



Evidentemente, lasciare i propri clienti all'incrocio o sull'altro lato della strada e quindi far percorrere loro pochi metri a piedi era tropo scomodo, quindi perchè non ostruire completamente una pista ciclabile? Come potete vedere nella foto scattata con il mio cellulare, la macchina ostruiva completamente il passaggio, un ciclista dietro di me infatti vedendo la la situazione ha preferito proseguire sulla strada carrabile e non usare la corsia a lui riservata (visibile nella foto). Io invece no, mi sono fermato ad aspettare la retromarcia dell'auto avvenuta solo dopo qualche minuto di braccio di ferro.



Non solo, dinanzi agli occhi increduli dei passanti alla ripartenza dell'autista sbuffante, sono stato insultato! Successivamente ho chiamato il comando dei vigili urbani spiegando l'accaduto e dicendo di avere una foto chiara con la targa. Cosa mi hanno risposto? Che non potevano fare più nulla perché ormai la macchina era andata via e che avrei dovuto chiamarli quando era ferma sulla ciclabile.



Eggià, peccato che l'automobilista così "cortese" non ha aspettato i tempi del call center e di ricevere poi l'intervento dei vigili.



Con l'approvazione del piano quadro della ciclabilità tra qualche anno le cose forse miglioreranno, nel mentre però, usare un briciolo di civilità e rispetto per il prossimo aiuterebbe a valorizzare i pochi spazi che abbiamo a disposizione per spostarci in sicurezza. Sicuramente ci sono accadimenti ben più peggiori del mio, ma purtroppo troppo spesso ci si fa l'abitudine non segnalandoli nemmeno. Spero di aver dato nel mio piccolo un contributo.



Grazie per l'attenzione.




Federico A. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero