Da quando è ripreso il servizio tramviario tre anni fa, la linea 3 è limitata a Piazzale Ostiense, mentre il restante tratto fino a Trastevere è ancora servito da autobus...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sono tre anni quindi che per noi utenti del 3 va avanti questo calvario che ci costringe a scendere dai tram a Piramide e affrontare un viaggio letteralmente infernale su degli autobus molto meno capienti, dove quindi si sta stipati fino quasi a non respirare, e con continui scossoni provocati dalle buche della strada.
Da allora si continua a dire che il problema che impedisce il ritorrno del tram fino a Trastevere sono le banchine di via Marmorata che sono state ricostruite male e non permettono l'apertura delle porte.
Ora è possibile che da allora non si sia ancora fatto niente per risistemare queste banchine? Non solo, ma in questi ultimi 3 anni, ogni estate il 3 è tornato a essere servito interamente da bus per via di continui interventi ai binari, come sta accadendo anche in questo momento.
Già è abbastanza pesante dover sopportare il viaggio da Piramide a Trastevere col bus 3B, ma affrontare l'intera tratta con autobus è impossibile, specie d'estate, quando la mancanza di aria condizionata rende l'ambiente interno invivibile. La scorsa settimana addirittura io stesso ho aiutato una signora anziana a scendere dal bus perché si stava sentendo male.
Ora io mi chiedo, perché oltre a tutti questi interventi ai binari, non vengono finalmente effettuate anche le opere di adeguamento delle banchine di via Marmorata?
E' possibile che per sole DUE banchine una linea debba essere spezzata in due tratte obbigando i passeggeri al trasbordo?
Sono 3 anni che si parla di riprolungare la linea fino alla Stazione Trastevere, ma ancora la situazione è rimasta immutata e per noi passeggeri i disagi continuano
Francesco Petri
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero