Cara redazione, ieri abbiamo approfittato della bella mattinata di sole per fare un giro in bici fino al Maxxi passando sulla banchina del Lungotevere. ...
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Arrivati al ponte dell'isola tiberina siamo scesi con le bici sulla banchina, chiaramente senza dover aggirare alcun divieto o precauzione di sicurezza. Quindi, pensando che fosse tutto ok data la mancanza di segnaletica di pericolo o divieto, abbiamo pedalato fino al Ponte della musica ma lungo il tragitto, in realtà, abbiamo trovato situazioni via via sempre più complicate e...pericolose.
Non tanto per chi quella banchina la conosce bene e sa districarsi in mezzo a acqua, fango e detriti sospesi, quanto, abbiamo pensato, per i bambini che avrebbero potuto cadere facilmente in acqua visto che il livello dell'acqua per alcuni km era a livello - se non superiore - della banchina stessa.
A noi è sembrata quasi una bella pedalata con un pizzico di avventura ma ho poi ho realizzato che nessuno in città pensa realmente alla nostra sicurezza.
La sicurezza dei cittadini è solo una questione personale di autocoscienza e ricerca del brivido oppure ci sono istituzioni preposte a pensarci seriamente e mettere al riparo i pacati ciclisti della domenica da fuoripista urbani?
Grazie
Silvia
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Il Messaggero