Racconti di donne: ecco l'energia della parola scritta

Racconti di donne: ecco l'energia della parola scritta
Il Messaggero “chiama”, le Donne che fanno testo rispondono. Il grande concorso letterario del Messaggero...

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Il Messaggero “chiama”, le Donne che fanno testo rispondono.


Il grande concorso letterario del Messaggero riservato ad aspiranti scrittrici è partito nel migliore dei modi, con l’adesione immediata e costante di tante appassionate dell’arte della narrazione. Come testimonia il sito dedicato all’iniziativa, www.donnechefannotesto.it, che via via vede moltiplicare il numero di racconti in punta di penna che le debuttanti creative stanno facendo arrivare.

Per poter inviare il racconto, bisogna collegarsi al sito dedicato al concorso, registrarsi, quindi allegare il testo seguendo la procedura indicata. Il racconto non dovrà superare le diecimila battute. Un esercizio di fantasia e di stile ma anche una notevole capacità di sintesi, perché la prova narrativa in cui è necessario cimentarsi mette in primo piano un tema sul quale l’universo femminile potrebbe scrivere enciclopedie, anche per l’infinito ventaglio di possibilità e di scenari che offre al talento letterario: “Donne e lavoro. Il coraggio e la capacità di dividersi in molti ruoli”.

Il concorso di scrittura creativa al femminile del Messaggero è realizzato con la collaborazione dell’Eni. Un sostegno importante e significativo, perché il colosso dell’energia da tempo sostiene il suo impegno verso le donne attraverso «manifestazioni che stimolano il dibattito costruttivo e che portano il punto di vista femminile a partecipare sempre più attivamente al discorso pubblico».



Una volontà che trova efficace concretezza nell’impegno culturale che, per l’Eni, «rispecchia la volontà di porsi come un interlocutore capace di cogliere le aspettative e le esigenze della comunità. Cultura significa anche rispetto per le identità locali, valorizzazione delle diversità e inclusione e, di conseguenza, non discriminazione: questo è il modello di sostenibilità Eni, teso a promuovere e a sostenere la donna e rispettare e valorizzare le differenze».



In questo senso, appare una scelta naturale il sostegno dell’azienda al concorso letterario del Messaggero “Donne che fanno testo”. Proprio come ha fatto in precedenza con il progetto sperimentale “Una Talks” promosso da Sabina Ciuffini, nato per dare spazio alla voce e al talento delle donne anche in forma di spettacolo, per esempio con le meraviglie dell’artista Ilana Yahav, che con la gestualità armoniosa delle sue mani crea attraverso la sabbia scenari incredibili. Analogo sostegno per “Ferite a morte”, spettacolo scritto e diretto da Serena Dandini sulle drammatiche storie di donne assassinate per “troppo amore” da mariti, amanti, fidanzati o ex; e per Women in Business and Society, conferenza dedicata all’Europa del futuro con una prospettiva al femminile con illustri ospiti internazionali - dal Premio Nobel per la Pace nel 2011 Leymah Gbowee a Paola Severino, docente di Diritto penale all’università Luiss ed ex Guardasigilli, a Lucrezia Reichlin, direttore del Dipartimento Economia della London Business School - a confronto su temi legati allo sviluppo e alla crescita sostenibile in Europa.



Pubblico e privato, dimensione professionale o familiare, c’è un mondo di storie e di emozioni da esplorare tra le pagine delle donne. E la capacità versatile tutta al femminile di affrontare e scalare le vette della vita merita di essere raccontata con fantasia, passione e stile. Le aspiranti scrittrici che partecipano al concorso del Messaggero hanno tempo fino al 15 dicembre per inviare il proprio racconto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero