Civitavecchia, per la prima volta stabili i contagi tra sanitari

Civitavecchia, per la prima volta stabili i contagi tra sanitari
Ancora un bollettino positivo per Civitavecchia, che ieri ha contato solo un nuovo contagiato. Uno anche a Tolfa e uno a Santa Marinella. Nessuno di questi è un operatore...

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Ancora un bollettino positivo per Civitavecchia, che ieri ha contato solo un nuovo contagiato. Uno anche a Tolfa e uno a Santa Marinella. Nessuno di questi è un operatore del San Paolo. Ci sono anche due donne guarite: una di 74 anni e una di 24 impiegata come operatrice sanitaria alla Rsa Madonna del Rosario, primo cluster cittadino. Il numero dei contagiati giornalieri si assesta e rimane basso; per il prima volta dall'inizio dell'epidemia, non risultano positivi tra gli operatori sanitari; non ci sono stati decessi; i guariti aumentano; i cluster sembrano isolati. Segnali piccoli ma importanti che fanno ben sperare. Se l'andamento verrà confermato anche nei prossimi giorni, si potrà iniziare a guardare al futuro con più ottimismo. Rimane quindi fondamentale per preservare l'attuale situazione, come ha ribadito il direttore generale della Asl Roma 4, Giuseppe Quintavalle: «Mantenere alta la guardia e la distanza sociale».

Sicurezza è la parola d'ordine anche per il San Paolo, secondo cluster cittadino, dove ieri, per la prima volta dell'inizio della pandemia, non si sono registrati positivi tra gli operatori: la conta, così, rimane ferma a 49. «Dall'inizio dell'emergenza - ha dichiarato poi Quintavalle - sono stati effettuati 2675 tamponi. Di questi il 42,9% ha riguardato il personale Asl ed è stato testato il 94% degli operatori del San Paolo». Se in tanti, nella prima fase dell'emergenza, quando i presidi erano scarsi e c'era poca dimestichezza nell'utilizzarli, sono stati tanti gli operatori contagiati, chi è rimasto ora lotta ogni giorno per aiutare e assistere i malati, non solo positivi al virus. Dalla trincea, in questi giorni, sono state diverse le foto che gli operatori hanno postato sui loro profili Facebook in tenuta da lavoro. Caschi, guanti, occhiali, mascherine, calzari e tute. Astronauti che invece di viaggiare nello spazio si preparano ad assistere, con i volti irriconoscibili, i pazienti nei reparti. Un grido di gioia ieri l'ha pubblicato il dottor Gianfranco Fanello, medico specialista del reparto di Endoscopia. «I medici e le infermiere dell'Endoscopia Digestiva sono stati sottoposti al tampone rino-faringeo - ha scritto - e per tutti l'esito è negativo. Ciò dimostra che, nonostante le difficoltà del momento, il corretto utilizzo di adeguati dispositivi di protezione individuale, insieme al rispetto di stringenti procedure operative che abbiamo adottato, consentono di operare nella piena sicurezza di sanitari e pazienti. In questo periodo delicato, fatto di incertezze e paure, continuiamo a lavorare con il sostegno di tutti per il nostro obiettivo di sempre: la vostra salute. Con in mente il motto del nostro capo Giuseppe Dimito: macchine pari, avanti tutta!».

Infine l'Asl ricorda che «nonostante il difficilissimo momento legato all'emergenza mondiale per la pandemia, prosegue senza sosta e tra tante difficoltà l'attività assistenziale nei confronti dei pazienti oncologici che devono essere sottoposti ad intervento chirurgico. Proprio in questi giorni presso le sale operatorie del San Paolo è stato eseguito con successo un intervento chirurgico con tecnica laparoscopica per l'asportazione di un tumore dell'intestino, svolto dall'equipe della Uoc di Chirurgia generale e mininvasiva guidata da Pasquale Lepiane».
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Il Messaggero